Sono stata di nuovo a casa, quella mia. Stavolta con i giornalisti. A noi aquilani capita anche questo. Così la mia casa è andata sul TG3 nazionale, un gran bel successo per una casa “E” non sita nel centro storico!
La giornalista e i cameramen sono rimasti sbigottiti: “che bella la sua casa signora”.
Mentre io la guarda così, abbandonata, sola.
Le piante non hanno resistito al gelo dell’inverno. C’è polvere appiccicata ovunque, intonato staccato, macchie sul pavimento, infissi secchi e crepati, avvolgibili neri, termosifoni arrugginiti, letti e divani coperti di lenzuola ormai grigie, la scarpiera rotta nel corridoio, la cabina doccia dissestata, i sanitari giallini. La mia libreria, chiusa da sportelli a vetro, conserva intatti e in fila i miei libri, i miei album di foto.
Più tardi riunione di condominio: aggiornamenti progetto di ricostruzione. Ho avuto il computo metrico per ristrutturare il mio appartamento che non ha grossi danni. Costerà circa 34.000 Euro, ma si tratta solo delle parti non comuni. La spesa grande sarà quella riguardante le parti comuni: tamponature esterne, vano scala, rinforzo di alcune strutture …. il palazzo verrà “denudato”.
Poi l’ingegnere (che abita nel mio stesso condominio) mi ha fatto vedere sul suo computer la simulazione della scossa del 6 aprile sul palazzo.
E ancora tremo, peggio di quella notte.
Il palazzo ha avuto una torsione in senso orario: la base, cioè i primi piani, sono rimasti quasi fermi, ma hanno dovuto reggere la megatorsione e il ritorno nella posizione iniziale (una trave al secondo piano, infatti, ha sofferto parecchio). Poi si è alzato, in caduta libera verso l’alto (accelerazione pazzesca) e d è ricaduto su se stesso.
Sette piani si sono torti, alzati dalla terra e ricaduti: BOOM!
Altroché manganelli.
Non abbiamo paura!
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