giovedì 20 maggio 2010

Bertolt Brecht: seconda parte

Altre libere interpretazioni degli aquilani

Prima di tutto mi prelevarono e mi portarono in un albergo. Poi in televisione vidi solo distruzione, vidi la mia casa morta. Poi mi fecero credere che le cose sarebbero cambiate. Poi per stare con gli amici dovevo viaggiare e dormire in roulotte, d'inverno. Poi mi sono sentita sola in albergo e piangevo. Poi mi regalarono una casetta a Natale. Poi un giorno ho aperto gli occhi e ho visto solo grate e camionette e non so come liberare l'anima della mia città.

Prima di tutto venne la Protezione Civile e fui contento perché pensavo non rubacchiassero. Poi seppi delle risate e stetti zitto, perché mi vergognavo. Poi andarono via e mi sentii sollevato. Poi arrivarono gli amministratori locali ed io non dissi niente perché ero fiducioso. Poi vidi la mia città e i paesi abbandonati e capii che era ora di farsi sentire e che non ero solo.

Prima arrivarono le scossette e io fui contento perché pensavo che dissipassero l’energia della terra. Poi venne la commissione Grandi Rischi ed io mi sentii tranquillo perché loro erano esperti. Poi il 5 aprile 2009 mi misi al letto e non dissi niente perché tutto era stato detto. Alle 3e32 l’orco venne a prendermi e mi trovò, perché nessuno mi aveva detto di andare via.

Prima di tutto presero coscienza dell'amore per la propria città e fui contento per L'Aquila. Poi varcarono la zona interdetta e stettero zitti per ascoltare il silenzio della città. Poi si radunarono in assemblea e dimostrarono profondo amore per la città. Un giorno vennero da me perché ero rimasto solo ad amare la loro stessa città senza dimostrarlo.

2 commenti:

  1. Io e mio marito, prima del sisma, lavoravamo. 2.000 lui, 1.400 io. 3.400: eravamo contenti!

    Io e mio marito, con due figli, eravamo in affitto, un po' in periferia, ma a 400 euro al mese. Potevamo permettercelo: eravamo contenti!

    Dopo il sisma abbiamo continuato a lavorare praticamente da subito: abbiamo continuato ad essere contenti!

    I nostri datori di lavoro, per venirci incontro, ci hanno dato extra, una tantum, regalati, complessivamente 2.500 euro: siamo stati contenti!

    Non siamo potuti rientrare nella abitazione del 6 aprile in quanto "D", ovvero minacciata dall'esterno. Come lavoratori attivi però siamo stati tra i primi ad essere sistemati nel Progetto CASE, e vicino a dove abitavamo. Abbiamo così potuto prendere le cose che ci occorrevano: siamo rimasti contenti!

    Nel Progetto CASE stiamo un po' strettini, ma in compenso non paghiamo il fitto, per cui disponiamo di 400 euro in più al mese che abbiamo deciso, dall'aprile del 2009, di non toccare e di mettere da parte, così, per un fatto scaramantico: siamo contenti!

    Con lo sconto del 60% sulla restituzione delle tasse avremo ancora più disponibilità: siamo contenti!

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