giovedì 20 maggio 2010

Bertolt Brecht

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista.Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Lebere intepretazioni aquilane

Monja:
Prima di tutto tolsero il C.A.S.(contributo autonoma sistemazione) e fui contento perché rubacchiavano. Poi se la presero con le carriole e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi misero l'affitto anche alle C.A.S.E. e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi se la presero con i M.A.P. ed io non dissi niente perché non ci stavo dentro pure io. Un giorno se la vennero a prendere con me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Giusi:
Prima di tutto spopolarono L’Aquila e fui contento perché era distrutta. Poi fecero le New town e stetti zitto perché mi sembrava una buona idea. Poi costruirono i M.A.P. e fui sollevato perché tutti dovevano avere un tetto. Poi fecero restituire le tasse ed io non dissi niente perché non sapevo che fosse sbagliato. Poi un giorno bussarono alla mia porta ed ebbi paura, perché ero rimasta sola.

5 commenti:

  1. Prima di tutto presero coscienza dell'amore per la propria città e fui contento per L'Aquila. Poi varcarono la zona interdetta e stettero zitti per ascoltare il silenzio della città. Poi si radunarono in assemblea e dimostrarono profondo amore per la città. Un giorno vennero da me perchè ero rimasto solo ad amare la loro stessa città senza dimostrarlo.

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  2. prima di tutto mi prelevarono e mi portarono in un albergo.poi in televisione vidi solo distruzione,vidi la mia casa morta. Poi mi fecero credere che le cose sarebbero cambiate.Poi per stare con gli amici dovevo viaggiare e dormire in roulotte,d'inverno.Poi mi sono sentita sola in albergo e piangevo. Poi mi hanno regalato una casetta a Natale. Poi un giorno ho aperto gli occhi e ho visto solo grate e camionette e non so come liberare l'anima della mia città.

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  3. Bè continuate così che ci scriviamo un libro. Grazie.

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  4. È bello, ma troppo semplificato per corrispondere ad un qualsiasi modello reale.
    A Manzoni sono occorse diverse centinaia di pagine per esprimere compiutamente uno stato di cose... a Manzoni! A me ne occorrerebbe qualche migliaio... ma mi incarterei già alla decima, o alla quinta pagina.

    Ci sono "i bravi", e "Renzo e Lucia", ma mancano tutti gli altri, soprattutto quelli che mandano "i bravi".
    Ognuno di noi potrà inoltre essere, all'occorrenza, di volta in volta, "bravo", "innominato", "Don Rodrigo", "Renzo e Lucia"... mai nessuno, forse, "cafone"!

    Di questi difficilmente si occupa qualcuno:
    «In capo a tutti c'è Dio, padrone del cielo.
    Questo ognuno lo sa.
    Poi viene il principe di Torlonia, padrone della terra.
    Poi vengono le guardie del principe.
    Poi vengono i cani delle guardie del principe.
    Poi, nulla.
    Poi, ancora nulla.
    Poi, ancora nulla.
    Poi vengono i cafoni.
    E si può dire ch'è finito.»

    Mamma mi ha detto che in prima media, starò nella sezione "Prima A", dove ci sono degli insegnanti tanto bravi, e dove ritroverò Tizio, Caio e Sempronio, tanto bravi anche loro.
    Non mi lamento!

    Mamma mi ha detto di studiare bene da pag. 37 a pag. 42, perché domani, non si sa mia, potrei essere interrogata.
    Sono stata interrogata, ed ho preso un bell'otto!
    Non mi lamento!

    Sono cresciuto, e papà ci terrebbe che studiassi "come lui": in questo potrebbe "aiutarmi". Mi ha consigliato di non iscrivermi a XXXX, ma a Roma, dove lui, tra l'altro, va molto spesso per lavoro: ho seguito il suo consiglio.
    Mi ha anche accompagnato: ci siamo andati insieme!
    Non mi lamento!

    Mi sono felicemente laureato con 110 e Lode: tutti si son congratulati con me, ed anche con il mio papà, che ho visto molto, ma molto felice!
    Non mi lamento!

    Passati pochi mesi dalla laurea, papà e mamma son venuti a sapere che in quell'azienda, tanto di punta, sembrerebbe stiano cercando del personale proprio con il titolo di studio che ho io!
    Papà e mamma mi hanno consigliato di portare il mio CV di persona.
    Ho fatto come consigliatomi: mi hanno assunto a tempo indeterminato!
    Non mi lamento!

    C'è crisi in azienda è in crisi, ed io, "per fortuna", vengo spostato di volta in volta in quei settori più solidi.
    Molti vanno in cassa integrazione: io, "per fortuna" no: mi hanno addirittura spostato proprio nell'ufficio nel quale si decide chi metterci, in cassa integrazione!.
    Non mi lamento!

    L'azienda non ce la fa proprio più, presto chiuderà: ma pare si voglia costituire un "qualcosa che operi al fine di favorire la nascita dei progetti necessari per innescare un qualcos'altro...", qualcosa di privato "concorso" dal pubblico.
    A casa mi sembrano tutti molto tranquilli: evidentemente devono essere belli "tosti", i miei genitori.
    Questa mattina mi ha chiamato il capo: sono dentro!
    Non mi lamento!

    Passati 3 anni appena e "La cosa" nella quale son "finito" dentro, che inizialmente sembrava tutta buona e tutta "blà, blà blà!", pare abbia contratto solo debiti.
    Ma sembra possa esserci una soluzione: la parte privata si ritira, e noi si passa con la parte "pubblica".
    È andata proprio così!
    Non mi lamento!

    Andando a sciare ho conosciuto una ragazza "proprio come me"! Ma tu pensa: "proprio come me" frequenta anche lei il circolo di tennis!
    Il suo papà è una persona molto in vista, ed importante: lei già lavora da qualche hanno, e presto ci sposeremo.
    Non mi lamento!

    I nostri genitori (tutti), in occasione delle nozze ci hanno regalato un piccolo appartamento da 80mq, appena in periferia, con "cameretta".
    Non è stato pagato tutto, ma solo per i due terzi: lo hanno fatto per noi, perché lo sentissimo più nostro, ed anche per educarci ad assumerci delle responsabilità!
    Non mi lamento!

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  5. Che bella la vita: quanti doni ha in serbo per ognuno di noi! Perché stare sempre a lamentarsi ed a piangersi addosso!

    Quello non rilascia lo scontrino?
    Ma lascia perdere: vivi e lascia vivere!

    Quello non ti fa la ricevuta: ma chi se n'importa: ringrazia piuttosto Iddio che tu lo puoi pagare!

    Quello è stato raccomandato: e va be', che ci vuoi fa': dai, alla fine, tutti dobbiamo lavorare, no?

    Se fossimo liberi, non avremmo di che parlare.
    Se invece non lo fossimo, liberi, tanto meno potremmo parlarne, di quello di cui vorremmo parlare!

    Non è possibile infatti protestare ed essere liberi allo stesso tempo: anche questo può essere un lusso riservato a pochi!

    Quando c'è sopraffazione, non puoi dirlo!
    Tanto meno apertamente e liberamente in un blog: Se no, che sopraffazione è?

    Se c'è libertà, e libertà di parola, e giustizia, ed equità: hai pochi argomenti di protesta di cui parlare.

    Se invece non c'è libertà, né tanto meno libertà di parola, né giustizia, né equità: di argomenti di protesta di cui "poter" parlare ne avrai ancora di meno!

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