domenica 23 maggio 2010

SUGGESTIONI

La Chiesa di Collemaggio, oggi, riflessa nella fontana del suo chiostro



Stamattina ho avuto un colloquio di qualche minuto con uno dei nostri rappresentanti politici locali, democraticamente eletto. Non ne faccio il nome per questioni di privacy, ché qui con queste leggi intimidatorie non si sa che fine si fa.
Comunque, il colloquio verteva sulla mia città, in generale, e poi sulla questione Università.

Mi è stato chiesto cosa ha intenzione di fare l’Università con l’area dell’ex-ospedale San Salvatore. Prontamente ho risposto che lì si sta costruendo (già pre-sisma) la nuova sede della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Il nostro rappresentante mi ha parlato di un progetto di residenza Universitaria proprio lì “Perché è in centro che bisogna riportare gli studenti!!!”.
Affranta, ho cercato di spiegare che è inutile portare gli studenti in un centro che non c’è e che le priorità a breve termine sono altre (alloggi subito, mense, trasporti…).
Poi mi sono sentita in colpa ed ho chiesto se questa eventualità faceva parte di un progetto di città, insomma di un’idea di città, per la quale, in breve tempo, il centro potrebbe tornare ad essere, almeno in parte, la spina dorsale della comunità.

Per tutta risposta ha cominciato a parlarmi dell’eventualità di costruire all’ex-San Salvatore un piccolo porticato, i nostri portici insomma. Ha accennato ad un ponte, ma non ho capito dove, quando o perché. Ha continuato, parlando di L’Aquila 2030, come se non avessi a mente quel progetto fatto di nulla intitolato L’Aquila 2020 di cui esiste ancora il link: qui si va a decenni, mica cavoli!

Allora ho incalzato: ma scusa, quello che mi stai prospettando è un progetto? Abbiamo quindi un’idea di città? Un masterplan, qualcosa del genere?

La risposta mi ha ghiacciato: “ No, si tratta di una SUGGESTIONE che ho avuto questa notte”.

Ecco, la mia città ..... una suggestione.

SUGGESTIONE (da wikipedia): è una forma di comunicazione mediante la quale in un individuo - senza ch'egli avverta imposizione né comando alcuno, in assenza di razionale e libera scelta oltre che di consapevolezza - è indotta una convinzione, un pensiero o una condizione esistenziale senza che egli possa opporvisi né avverta la ragione di farlo neppure su altrui pressione.

3 commenti:

  1. Vedi Giusi, questo è il guaio: al posto di quell'eletto, che ormai, alla resa dei conti non ci rappresenta nemmeno più, dovremmo esserci tu ed io (o altri omologhi "tu ed io").
    Le cose vanno proprio così, letteralmente, come si dice: -Uno si sveglia la mattina...-, e decide cosa è buono e cosa non è buono fare!

    Basterebbe considerare due o tre cose, mettendo il dito a caso su una piantina dell'Aquila, per capire in mano a chi stiamo.
    - svincolo alternativo per Valle Pretara.
    - ciofeca del sotto passaggio alla Fontana Luminosa.
    - libertà edificatoria assoluta per quel pezzo di città che va da Via Strinella a Colle Fiorito compreso: quanta ipocrisia, lo dicevi anche tu, quando ci si leva per la mancanza di spazi pubblici, di piazze e piazzette, fontanelle, parchetti giochi per i bambini: in quest'area da me citata, dove sarebbero? Non ci hanno lasciato niente! Per non parlare poi del così detto "ordito pubblico", che dovrebbe prevedere, ed imporre, specie in una città di montagna come la nostra, l'aderire a stili e vincoli architettonici ben precisi! Ma dove? Ma quando? Lì una guglia, là un arco, qua uno spigolo, là un tondo, un mattone ed una piastrella, ed intonaci e rivestimenti dalle tessiture più svariate! Ci vogliamo mettere anche l'obbrobrio delle poste centrali di fronte Centi Colella? E quei capannoni industriali dalla vista mozzafiato? Sì, perché prima passavi e vedevi una montagna che cambiava colore insieme alle stagioni, ed ora vedi un bel capannone grigio tutto l'anno.

    E poi, il traffico! Su Viale Giovanni Ventitreesimo, già insistono le scuole elementari, tutto il complesso di Don Bosco, in parte risente anche degli impianti sportivi piscina eccetera, verrà aperto ed utilizzato anche l'ex carcere di San Domenico, ci metti pure il San Salvatore! Ma uno sbocco, una soluzione, un ponte, una rampa, qualcosa che ricolleghi a Valle Pretara, alla 17 bis, in qualche modo, lo vuoi pensare, "prima"?
    O ci dovremo ritrovare tutti imbottigliati 20 minuti per fare 500 metri di strada?

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  2. Sarebbe bello che a L'Aquila si cominciasse a ri-costruire dal basso, in maniera democratica, attraverso il dialogo con amministratori locali e governo.
    Sarebbe anzi un dovere, nei confronti di chi L'Aquila la vivrà nei prossimi decenni, trovare una strada condivisa (…libertà è partecipazione).

    In realtà questo stato di cose non riguarda solo la nostra città. Negli ultimi tempi si è andata acuendo la caratteristica tutta italiana -frutto forse di secoli di dominazioni diverse- di tirare a campare, di adattarsi passivamente a nuovi equilibri, senza un progetto di governo. Si sta bivaccando, in attesa che il tempo passi…

    Ma forse è solo una mia suggestione…

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  3. Sì, deve essre una suggestione, ma ne usciremo. Un giorno, spero non molto lontano, ne usciremo

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