venerdì 9 aprile 2010

LA CITTA' E' UN ESSERE VIVENTE



Non sono le pietre, le vie, le case, le chiese, i teatri, le attività commerciali, le biblioteche, il municipio, i palazzi storici a fare una città. Sono le persone che spostano le pietre, attraversano le vie, abitano le case, entrano in chiesa, applaudono nei teatri, frequentano le attività commerciali, leggono i libri, partecipano alle attività del Municipio, godono dei palazzi storici, che fanno la città.
E quanto più sono belle le pietre, calpestabili le strade, accoglienti le case, storiche le chiese, frequentati i teatri, variopinte le attività commerciali, ricche le biblioteche, fruibile il Municipio, restaurati i palazzi storici, che la città si anima, di vecchi e giovani. Che restano in città e la arricchiscono.

Come immagino la mia nuova città?

La mia città, se devo dire la verità, quando la immagino la vedo come prima. Devo sforzarmi di pensare che sarà diversa e lo sarà. E per essere onesta con me stessa e con chi verrà dopo di me, devo spogliarmi dal mio egoismo e fare un “ viaggio nel tempo”. In fondo noi abbiamo vissuto e ammirato la nostra città negli ultimi 80 anni (per chi è più vecchio) e il nostro centro ce lo siamo ritrovato così, bellissimo.
Ora dobbiamo pensare a chi se lo godrà dopo di noi.
Penso che dovrà vedere un nostro segno, che innanzitutto parli di sicurezza: nulla più dovrà crollare. Allora immagino una città con un centro storico restaurato per non crollare. Quindi ogni struttura che venga usata per la sicurezza, fosse anche una colonna di cemento armato, dovrà parlare del nostro secolo. Me la immagino, quindi, come una struttura che sorregge un palazzo e al contempo con funzioni tipiche dell’era che stiamo vivendo: per esempio foderata di pannelli fotovoltaici, con centraline per misurare l’inquinamento, con schermi digitali che indicano l’orario di bus elettrici, gli unici che si vedranno nei nostri centri.
Mi immagino palazzi restaurati e sicuri nei quali si parli dell’Aquila com’era, una specie di musei con raccolte fotografiche, multimediali e di reperti che non riusciremo a risistemare.
Immagino un castello che si possa visitare per intero, con auditorium e sale congressi.
Mi immagino una periferia completamente modificata con il quartiere di Pettino reso bellissimo con aree verdi ed edifici pubblici antisismici e innovativi.
Mi immagino una cittadella dello sport che si snoda fin dentro la periferia e si inoltra sul nostro fiume con percorsi turistico – naturalistici, piste ciclabili eccetera. Immagino gli altri quartieri con identità specifiche e non solo dormitori.
Immagino una città di cultura con spazi adeguati, anche molto avveniristici.
Immagino che si parli ancora della nostra Università, valorizzata e famosa per la ricerca e i servizi offerti agli studenti.
Immagino una ferrovia restaurata che trasporti efficientemente noi e i turisti da un capo all’altro.

E immagino, infine, i miei nipoti e pronipoti che sorridono e sono fieri della loro città.

2 commenti:

  1. Carissima Giusy,
    sono un'insegnante ,mi chiamo Maria Ettorre ed ho avuto modo di conoscerti un paio di anni fa per un progetto sull'ambiente e sul riciclaggio del circolo didattico Alcide De Gasperi. Apprezzo moltissimo ciò che stai facendo per L'Aquila e per gli aquilani anche se non posso partecipare attivamente alle vostre iniziative per motivi familiari. Vorrei fare una proposta che forse ti sembrerà sciocca...io ci provo però!
    Perchè non proporre agli amministratori della città di pavimentare le tante rotatorie che stanno nascendo a L'Aquila con le pietre delle macerie? Si potrebbero poi alternare e adornare con piantine e fiori e infine dare a questi "moderni monumenti" i nomi delle piazze o vie da cui provengono le macerie. Ad esempio "rotatoria Piazza Palazzo"... saredbbe un modo per riciclare una piccola parte di quelle pietre che altrimenti andrebbero perdute per sempre e inoltre si darebbe un "pizzico" della nostra storia a queste moderne rotatorie che, onestamente tutte grigie (tipo quella di Pile) fanno un po' ribrezzo. Sarebbe anche più facile dare indicazioni stradali..."ci vediamo vicino alla rotatoria Piazza IX Martiri"..."per andare a Coppito 3 passi per la rotatoria Piazza San Pietro"...insomma...io la butto lì...magari l'idea potrebbe piacere! Ci sentiamo alla prossima idea e grazie!grazie!grazie! per quello che fai.
    TI VOGLIO SINDACO DELLA MIA CITTA'!!!!!!

    Bacioni


    Maria

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  2. Ci possiamo provare, è un'idea bella, ma non siamo così forti da incidere a fondo.
    Grazie

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