Il nome di questo blog riporta il tempo che mi sembra sia passato dal momento in cui mi sono svegliata il 6 aprile 2009, a causa del sisma che ha colpito la mia città, e l’attimo nel quale ho percepito che la scossa si affievoliva. Non è il tempo a determinare la successione degli eventi, bensì è proprio lo scorrere degli eventi che determina il tempo che passa.
sabato 3 aprile 2010
Grazie ragazzi
In questi giorni sto rileggendo tutto quello che ho dello scorso anno.
Con questo post ringrazio tutti gli studenti aquilani che sin dai primi giorni mi/ci hanno sostenuto.
Riporto alcuni dei loro messaggi (7-11 aprile 2009)
Gentile Professoressa,
mi chiamo “……..” e sono una studentessa fortunatamente sopravvissuta alla tragedia poiché essendo fuorisede ero tornata a casa per il week end, ma lì all'Aquila ho perso tutto a partire dalla casa dove vivevo.
Io frequento il corso di Scienze e Tecnologie Cosmetologiche ed Erboristiche.
Vorrei tanto sapere che ne sarà di noi studenti che abbiamo perso tutto, soprattutto il coraggio e la tranquillità. Ci rimangono solo gli studi come unico obiettivo per la nostra vita e vorremmo almeno se possibile continuare.
Salve prof. Pitari! Siamo dei ragazzi del 2 anno di biotecnologie..innanzitutto speriamo che lei e la sua famiglia stiate bene. Noi non riusciamo ancora a credere a quanto è successo..
Buongiorno professoressa. Sono al terzo anno fuori corso di biotecnologie. Nei miei progetti avrei dovuto laurearmi a ottobre o a dicembre. Sono felice di sapere che voi docenti state tutti bene. E sono ancora più felice di sentire i miei compagni scrivere qui. Sono Aquilana, amavo la mia città sfegatatamente, con tutti i suoi difetti, adoravo la sua gente, il centro storico al tramonto in primavera era una delle mie viste preferite. Sono Aquilana, anche di carattere, mi hanno sempre detto, un po' schiva, silenziosa....vivo a Tempera, i miei genitori comprarono una casa a Tempera dieci anni fa, stavamo ancora pagando il mutuo. La mia casa è in piedi, danneggiata ma in piedi, il mio paese invece, che amavo, è completamente raso al suolo. Il fiume lungo il quale passeggiavo ha allagato le strade, i temperesi hanno la morte nel cuore.
Spero con tutto il cuore che L'Aquila possa tornare com'era...non vorrei vederla trasformata in una new town, ma la consapevolezza che non sarà mai più come prima mi stringe il cuore. Stanotte ho dormito in tenda, e la terra a tremato forte e a lungo, alla fine della scossa ho sentito crolli in lontananza. La mia famiglia è sparpagliata qui e lì, ma la mia paura è diminuita, perché sento ancora il sangue che mi scorre nelle vene, la fame, la sete e la voglia di piangere....
Vi voglio bene
Buonasera professoressa sono “...........”
non può capire quanto sono felice di stare qua davanti al computer e scriverle un e mail........sono salva per miracolo.....perché mi sono caduti calcinacci da tutte le parti......sono riuscita a liberarmi e i vigili del fuoco mi hanno salvato.......Senta prof le volevo chiedere: a me in casa è rimasto tutto libri cellulare portafoglio ma anche il libretto universitario.........ci sarà qualche problema se non lo riuscirò a recuperare????
Prof. Giusi ...sono una studentessa di biotecnologie..al terzo anno. Ho seguito con grande dolore i funerali di stato..avrei tanto voluto essere lì, essere vicina alle famiglie di L'Aquila...città che dopo anni considero anche casa mia. Eppure la terribile esperienza che ho vissuto in prima persona anche con il terremoto di San Giuliano di Puglia (io sono di Campobasso) mi ha fatto capire che l'aiuto più grande servirà nei mesi che verranno e so che io e i miei colleghi di tutte le facoltà saremo pronti a ricominciare con tutta la grinta e la speranza che ci caratterizza a questa età. Seguendo i funerali mi ha colpito molto l’antica frase latina “Nec Recisa Recedit” , scritta sulle mura della caserma,che in italiano potremmo tradurre in “Neanche
Spezzata Retrocede"......credo che anche noi potremmo fare nostro questo motto...e magari chissà..un giorno lo scriveremo anche noi all'ingresso di Biotecnologie!!! un forte abbraccio a tutti e un grazie infinite a tutti i prof che stanno facendo il possibile per farci stare tranquilli...!! a presto!
Ciao Prof. Oggi 11 Aprile sono ritornata a L'Aquila per recuperare alcune mie cose, ed ovviamente sono passata anche a vedere la Nostra Università, da fuori sembra a posto poi sono entrata a Coppito 1. E ho trovato parecchi professori, tra cui lei, ad impegnarsi per noi e per l'Ateneo con tanto di quell'entusiasmo che, giuro, ne ho beneficiato anche io!!!
Mercoledì sarò lì per il Senato Accademico, non so che decisioni si prenderanno, ma io sono pronta a fare un piccolo sacrificio,a dormire anche in tenda, se questo può aiutare.
Cara Prof.
Pienamente d’accordo col fatto che adesso non sarebbe per nulla giusto che noi studenti "rubassimo" posti letto alla popolazione aquilana...le prime persone a cui bisogna pensare sono quelle che hanno perso tutto!!!
Prof. carissima
io tutte le sere prima di andare a dormire rivivo quei tragici momenti...come mi butto sul letto e chiudo gli occhi mi rivengono alla mente quei terribili momenti...a l'aquila non chiuderei occhio per mesi...comunque piuttosto che andare a rompere le scatole agli sfollati nelle tende rinuncio ad un anno di università.
Salve, sono una studentessa del terzo anno di biotecnologie farmaceutiche.
Domani tornerò all'Aquila per la prima volta a riprendere qualcosa della mia vita nella mia vecchia casa. Sono salva per un curioso scherzo del destino che mi ha fatto tardare la partenza di un giorno, ma anche qui ad Avezzano, dove risiedo, il terremoto pur non provocando danni ingenti si è sentito forte e ha generato tanta paura, specie in me che ero abituata alle leggere scosse aquilane ma che una volta tornata a casa mi sentivo tranquilla, paura che si è unita subito alla preoccupazione per gli amici che sapevo essere all'Aquila.
Mi unisco al dolore per coloro che hanno perso in questa catastrofe persone care e alla vigilia della riunione del Senato Accademico, mi sento di augurare un buon lavoro a tutti i partecipanti alla riunione, e di ringraziare ancora una volta tutti i professori e le persone che si stanno dando da fare per far rinascere, anzi, per far continuare a vivere l'Ateneo.
Noi studenti, pur rendendoci conto che non sarebbe possibile essere tutti fisicamente presenti, con il cuore e con la mente saremo lì con voi,a lavorare per il futuro, in attesa di poter essere utili anche concretamente in qualsiasi modo.
Grazie perché ci date coraggio e non ci fate sentire abbandonati, perché avete reagito prontamente e perché siete un esempio e un punto di riferimento per tutti noi.
Ora le soluzioni possono essere diverse e sicuramente sono difficili da trovare, ma noi abbiamo tanta fiducia che agirete per il meglio.
Grazie, dopo un anno ancora grazie, ragazzi.
La vostra prof.
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