mercoledì 3 marzo 2010

Le buche e le zolle di terra


E’ arrivato il momento di essere cittadini attivi. Non solo cittadini che giustamente protestano, ma soprattutto persone che, informate, sono capaci di agire con competenza oltreché buona volontà.
L’intento è quello di supplire la mancanza di progettualità di molti, arroccati in un blocco fatto di regole e divieti, creati da loro stessi.
E’ ora che la cittadinanza tiri fuori le competenze, di ogni tipo, anche solo per tagliare l’erba di un prato.
Dobbiamo scendere in campo tutti.

Se sappiamo come fare, occorre dirlo, scriverlo… farsi aiutare e andare avanti diritto, senza paure. Chè non siamo persone colorite, esaltate, che cercano la prima pagina o i Tg. Troveranno sempre il modo di sminuirci, di strumentalizzarci, di sottolineare gli errori, di intimorirci.
Che L’Aquila tiri fuori gli artigli, non la voce, gli artigli: si apposti dall’alto a studiare la preda e poi con velocità la agguanti.

Scrivo questo dopo aver visto stamattina sulla strada che da Cese mi conduce a Coppito, un qualcosa che mi ha fatto intenerire: la strada è ormai adatta solo a fuoristrada, la pioggia ha creato vere e proprie voragini che non sempre le automobili riescono ad evitare. Così succede che le buche sull’asfalto vengono teneramente ricoperte, evidentemente da una persona che vuole aiutare tutti, con zolle di terra dalle quali spunta anche dell’erbetta.

Non basta la buona volontà di un singolo per riparare le buche delle strade, serve che ci facciamo sentire e se non arrivano risposte .. bè, che qualcuno ci regali un po’ di asfalto e ci metta a disposizione gli operai per fare il lavoro.

6 commenti:

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  2. Giusi, tanti auguri per il tuo nuovissimo blog. Sono certo che in questo blog cosi' come nel tuo libro "trentotto secondi", non avrai paura di esprimere la tua autenticita' e la tua umanita'.

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