Il nome di questo blog riporta il tempo che mi sembra sia passato dal momento in cui mi sono svegliata il 6 aprile 2009, a causa del sisma che ha colpito la mia città, e l’attimo nel quale ho percepito che la scossa si affievoliva. Non è il tempo a determinare la successione degli eventi, bensì è proprio lo scorrere degli eventi che determina il tempo che passa.
venerdì 5 marzo 2010
Io non ho paura
La paura è una intensa emozione derivata dalla percezione di un pericolo, reale o supposto.
La paura va situata tra i meccanismi di difesa dell'individuo. Se una preda non avesse paura del suo predatore non riuscirebbe a scappare e verrebbe eliminata.
È’ una delle emozioni primarie, comune sia alla specie umana, sia a molte specie animali.
Alimentare la paura, invece, serve soprattutto a stornare l’attenzione dai veri problemi.
Se ne hanno svariati esempi. Alimentare la paura dello straniero: si cavalca la questione della sicurezza, ma si parla poco della sicurezza sul lavoro; se un uomo viene investito da un extracomunitario ubriaco diventa improvvisamente un’emergenza nazionale, ma se poi 1.100 lavoratori precipitano dalle impalcature nessuno se ne interessa.
Voglio ricordare come, dopo il terremoto, la stampa titolava in prima pagina ciascuna piccola scossa di terremoto, gettando nello sgomento ogni lettore, specie se aquilano sfollato. Tra l’altro senza mai renderci edotti sulle strategie da usare, senza mai parlarci di messa in sicurezza, sul significato, intendo. Nascondendo, dietro la nostra paura, tutto il loro operato, senza possibilità di replica.
Un’unica volta dovevamo aver paura, ma il bicchiere di Montepulciano, gentilmente offerto da chi doveva perlomeno renderci attenti, ci portò al letto quella notte.
Ora la strategia continua. “Nessuna Piazza è in sicurezza a L’Aquila, se andrete sarà a vostro rischio e pericolo” tuonano tutti. Così la gente ha paura e si rischia che non partecipi.
Ma il vero problema risiede proprio nel fatto che NULLA E’ IN SICUREZZA, DOPO QUASI UN ANNO, e siccome da 3-4 settimane alcune migliaia di cittadini stanno premendo per avere risposte riguardo la loro città, forse sarebbe il caso di metterci mano, finalmente. E allora si torna indietro: non è possibile fare lavori, ci sono le macerie!
Va bene, le macerie te le tolgo io, a mio rischio e pericolo, tu metti la città nelle condizioni di ripartire.
Ho paura che se mollo qui non si fa nulla. Questa sì che è paura! Vera, non alimentata di proposito.
Domenica 7 marzo alle 9.30 sarò di nuovo a smistare, differenziare, spalare le macerie di Piazza Palazzo. Io non ho paura.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Non sapevo della nascita del tuo blog.
RispondiEliminaTi faccio i migliori auguri. Avrai notato che può essere molto terapeutico.
Non abbiamo paura.
Condivido molto: "Ho paura che se mollo qui non si fa nulla. Questa sì che è paura! Vera, non alimentata di proposito."
RispondiEliminagrazie per il sostegno
RispondiElimina