domenica 5 dicembre 2010

Berlino, 5 aprile 2009

Questo post fa parte di una delle mie vite precedenti, quella prima del 6aprile 2009, la mia seconda vita. Scrivevo questo alle ore 21.30 del 5 aprile 2009. Ero appena tornata da Berlino. Era domenica, come oggi. Le 309 vittime, come me, erano a casa. L'Aquila era una città meravigliosa.


Ho avuto un’idea. Geniale.
Paghiamo ai nostri politici/amministratori delle gite educative nelle altre città europee. Cosa significa? Che vanno lì, come fossero dei turisti e, in incognito (tanto all’estero non li conosce nessuno) se ne vanno in giro per la città. Così, per esempio, potranno vedere che a Berlino ci sono ben 9 linee di metropolitana, più alcune (penso almeno 12) linee di superficie che fanno il giro della città e alcune di queste vanno in continuazione da est a ovest attraversando la nuova stazione (tutta in vetro e con fotovoltaico integrato quindi completamente indipendente dal punto di vista energetico), e la famosa Berlin-Friedrichstraße che è una delle stazioni più centrali assieme a Hauptbahnhof e la Potsdamer Platz ed ha segnato per anni il confine tra Berlino Est e Ovest. Tutti i treni passano ogni 5 muniti e la sera ogni 10 o 15 minuti. Senza contare i bus e i tram.
Così un qualsiasi politico, ovunque si trovi, anche se all’aeroporto, può salire su un treno ed arrivare dove vuole comprando un biglietto da 2 Euro e 10 centesimi che vale per due ore. Qualsiasi mezzo si prenda e qualsiasi numero di corse si faccia. Inoltre, in ciascuna macchinetta per fare i biglietti (funzionano tutte) si possono fare biglietti giornalieri (6,10 Euro) o per turisti da 72 ore (che comprendono anche qualche museo) e così via. Sui treni, che non hanno divisioni di vagoni, ogni tanto passa una persona in borghese che esibisce il tesserino e controlla i biglietti.
Il nostro amministratore rimarrà sbigottito di come le stazioni sono belle, pulite e non pericolose, vedrà biciclette salire sui treni senza dover pagare di più. Andando in giro si stupirà di come la città è pulita: non ci sono cartacce in giro, né bottiglie, men che meno cacche di cane; non si vedono barboni, pulisci vetro, bancarelle abusive, venditori ambulanti; solo ogni tanto qualche bravo musicista in un angolo che suona chitarre, fisarmoniche, flauti …… e se si vuole gli si può offrire qualcosa.
Il politico/amministratore non potrà fare a meno talvolta di prendere il Taxi: per arrivare all’aeroporto non dovrà contrattare, pagherà 30 Euro, non troverà traffico e non perderà il volo.
Non potrà fare a meno di arrivare a Potsdamer Platz e guardare quelle forme architettoniche audaci con gru dappertutto che costruiscono in continuazione cercando di colmare il divario est-ovest. Nessun manifesto contro le nuove costruzioni, nessun movimento e/o politico che vuole cambiarle, solo gente contenta che si aggira e va al cinema, al teatro o in qualche bel museo.
Che altro? In albergo per 38 Euro a notte e a sole 10 fermate da Potsdamer Platz avrà la colazione compresa e che colazione! A parte il caffè.
Ad un certo punto l’amministratore/politico cercherà un cassonetto e non ne troverà neanche uno, neanche in periferia e non troverà sacchetti abbandonati o mucchi di cartone vicino agli esercizi commerciali. Solo alla periferia Est troverà due campane per la raccolta differenziata una per il vetro bianco e l’altra per il vetro colorato. Vedrà una Università immersa nel verde raggiunta da migliaia di studenti tutti in bicicletta sulle piste ciclabili, che sono ovunque in città; nel cestino posteriore della bici vedrà che le persone portano borse e zaini non legati senza quindi, apparentemente, aver paura che qualcuno le sottragga.
Dopo qualche giorno e solo dopo aver visto tutto ciò il nostro politico/amministratore penserà: ma questa è Berlino, ha una storia particolare, deve riscattarsi, dimenticare e quindi è ovvio che sia così, chissà! Tutti i soldi della Germania saranno qui. Allora potremmo inviarlo a Heidelberg e quando dirà che è una città antica, lo invieremo a Friburgo, a Kassel …. Se dirà che sono città di medie dimensioni lo invieremo a Bonn e poi persino a Passau.
Quando sarà solo un po’ incuriosito, potrà incontrare il suo corrispettivo tedesco e chiedergli come ha fatto.
Basterà copiare!!
Allora tornerà in Italia, a Roma, e atterrerà a Ciampino. Dovrà prendere l’autobus per la Stazione Termini e impiegherà un tempo variabile. Anche fino ad un’ora e mezza, perché dovrà affrontare il traffico cittadino. A volte passerà 20 minuti alla Stazione Termini a soli 100 metri dalla fermata ma non potrà scendere. Vedrà nel suo piccolo viaggio cittadino, le entrare della metropolitana tutte sporche, non illuminate, e piccole piccole, cartacce ovunque, sentirà l’autobus sobbalzare ad ogni buca, tante buche (e ricorderà le strade tedesche perfette), vedrà milioni di cassonetti, tutti traboccanti e barboni intenti a cercare qualcosa, vedrà milioni di venditori ambulanti, gente che non si allontana neanche un centimetro dalle proprie valigie, bottiglie di vetro, marciapiedi occupati da bancarelle …. Poi scenderà dall’autobus e sentirà un puzzo di urina impressionante e in ogni piccola fessura e finestra cieca troverà immondizia, pesterà miriadi di cacche di cane, vedrà gente dormire per terra. Allora prenderà l’autobus per L’Aquila (dopo avere attraversato una metropolitana puzzolente, brutta e pienissima di gente e borseggiatori pagando 1 Euro per un biglietto che vale 75 minuti, ma una sola corsa metro) e gli occorreranno almeno 40 minuti per arrivare al casello autostradale che dista appena 10 chilometri. Si addormenterà e sognerà la Porta di Brandemburgo. Poi si sveglierà per i sobbalzi dell’autobus che nel frattempo è giunto a L’Aquila. Vedrà sulla sua sinistra prima del Famoso Hotel “Agip” una costruzione tipo capannone con il tetto di vecchio Eternit. Si girerà e vedrà zone incolte (ricorderà solo allora dei giardini e dei parchi fioriti di Berlino, Parigi, Monaco, Lione, Kassel, Amsterdam, Copenhagen…..) passerà con un certo imbarazzo sui binari della metro, e cercherà di non guardare i cassonetti sui marciapiedi e i sacchetti e le cartacce in giro dappertutto.
Poi scenderà dall’autobus. E anche se non farà nulla,
perlomeno saprà che un altro mondo è possibile.

1 commento:

  1. Posso capire che intendi, ma è difficile...... Per me, come Olandese, Roma è una città fantastica, e a me Amsterdam non piace, per essempio!
    Ma le cose che sono avvenuto dopo, 6 aprile 1999 e 4 anni dopo questo giorno catastrofico, non posso capire. Sono stato 2 anni fa in Aquila, sole 10 minuti, perché sono fugiro da una situazione che non posso, ma anche non voglio capire.... E anche adesso non posso capire niente che passa da te!

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