Il nome di questo blog riporta il tempo che mi sembra sia passato dal momento in cui mi sono svegliata il 6 aprile 2009, a causa del sisma che ha colpito la mia città, e l’attimo nel quale ho percepito che la scossa si affievoliva. Non è il tempo a determinare la successione degli eventi, bensì è proprio lo scorrere degli eventi che determina il tempo che passa.
mercoledì 2 giugno 2010
LA FORZA DELLA NATURA
La Crocetta
Chi è aquilano sa di cosa parlo. Ho camminato in montagna stamattina, tornando dopo un anno alla Crocetta. Ho rivisto quel baratro che si è aperto non appena si comincia a salire. Poi ho trovato il sentiero e l’ho ripercorso.
E’ primavera e la fioritura è bellissima. Ma quella montagna a tutti ricorda l’incendio che avvenne 3 anni fa.
A me oggi ha ricordato un bel mucchio di cose, personali. Quella montagna mi tiene compagnia da non ricordo più quanto tempo. Ed è così per tanti aquilani.
Le condizioni della montagna di San Giuliano sono una metafora: alberi neri, spogli, semi-carbonizzati, sono lì, a volte in piedi altre al suolo. I rami si stagliano nel cielo azzurro e il vento non fa nessun rumore. Intorno la natura, forte come sempre, appare rigogliosa: fiori di tutti i colori, nuovi germogli che spuntano ovunque, anche nel mezzo di fusti carbonizzati.
Ecco, dopo tre anni la natura si rimpossessa di tutto, anche se l’uomo non fa nulla.
Non sono così esperta da sapere cosa bisognasse fare, ma una raccolta degli alberi carbonizzati poteva essere fatta anche per permettere ai giovani germogli di avere vita più facile. Mi chiedo se non sia possibile finanziare una cooperativa di volontari che si dedichino alla montagna e se, magari, non sia possibile rivendere quei fusti morti a qualche cementificio, iniziando un percorso virtuoso di recupero di quella montagna simbolo.
Insomma, la montagna di San Giuliano è come la mia città: mentre l’uomo si intorcina lasciandola morire, la natura fa il suo corso ed erba, fiori, piccoli germogli sono ovunque tra le macerie, tra le pietre monumentali di pregio abbandonate, tra i palazzi vincolati, le case dei cittadini, le chiese scoperchiate, gli affreschi tra le intemperie.
La natura è più forte e più gentile dell’uomo.
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sì, la natura è più forte e gentile dell'uomo... mi piace trovare osservazioni profonde e soprattuto osservatrici come te... un bacio ... anna
RispondiElimina:-)
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