domenica 24 ottobre 2010

Il mio parrucchiere


Il mio parrucchiere si chiama Carmine ed ha riaperto i battenti un mese fa, nel quartiere San Francesco. Il locale, di sua proprietà, fa parte di una palazzina che col terremoto ha subito danni ed è stata classificata “C”. I lavori sono tuttora in corso, ma Carmine ha riaperto usufruendo della parziale agibilità. Durante questi 18 mesi non ha lavorato, si è appoggiato qui e là da parrucchieri amici. Aveva dei dipendenti che sono rimasti senza lavoro, qualcuno è andato via dalla città.
La ripresa del lavoro è difficile: il quartiere non è popoloso come prima, molte clienti sono troppo lontane. Comunque ci sta provando.
Non so se sta pagando le tasse e, quindi, se fa parte di quella piccola minoranza che ha avuto la proroga fino alle fine di dicembre, tuttavia, per riparare il suo locale, ha avuto riconosciuto solo l’80% della spesa di ripristino, il resto l’ha tirato fuori di tasca sua. Ha assunto due dipendenti, senza alcuna agevolazione.
Ha riaperto i battenti, comunque. Ora dovrà spendere soldi in pubblicità nella speranza di riavere una clientela sufficiente alla sopravvivenza della sua attività.
Questo succede a L’Aquila.
Il miracolo è che c’è gente così. Che va ammirata e sostenuta.

Nessun commento:

Posta un commento