Glucosio |
Immagino che
sappiate che sono un’insegnante. Insegno materie di un’area scientifica molto
vasta: la biochimica. Ed ho visto così tanti ragazzi affrontare questa materia
e, più in generale, gli studi universitari che, ad esserne competente, avrei
potuto portare avanti sicuramente uno studio antropologico di generazioni. Perché
io invecchio, ma i miei studenti hanno sempre, più o meno, in media, 21-24
anni. Sono passata quindi attraverso le abitudini, i modi di parlare e di
studiare di un sacco di ventenni, comprese le “k” e le “x” di “perché”: xkè. E
per me che sono biochimica capire che “trp” sta per “troppo”, è stato un bel salto, perché, sarò pedante, ma
per me significa “triptofano”.
Della
sessione d’esame appena conclusa ricorderò per sempre una frase, l’incipit di qualsiasi risposta a
qualsiasi domanda. Se la domanda è «Cos’è il glucosio?», la risposta è, sempre,
«Il glucosio è molto importante»; ma lo sono, importanti intendo, anche l’emoglobina,
l’AMPciclico, la β-cheratina, gli acidi grassi, la catena di trasporto degli
elettroni e persino il legame peptidico.
Confesso che
il suddetto incipit mi fa tenerezza:
perché qualsiasi studente, che sia preparato o meno, all’esame arriva teso,
tesissimo, con salivazione azzerata e, quindi, quella prima frase «I
fosfolipidi sono molto importanti» rompe il ghiaccio. Certo, alcune volte, segue il silenzio e
allora chiedo «Perché il glucosio è importante?». Seguono fantasie di qualsiasi
genere, ma non è quello di cui voglio parlare.
Trovo
comunque interessante questo modo di approcciare un argomento, un argomento
interessante, importante, insomma. Voglio dire che dietro questa apparente banalità,
qualcuno più bravo di me potrebbe trovare “un non so che” di significativo riguardo
il modo di esprimersi, in generale, delle nuove generazioni e, quindi, provare a comprendere meglio quello che
vogliono dire.
Soprattutto
coloro, tra i giovani, che in questa ultima tornata elettorale si trovano a
sedere in parlamento. Al di là dei pregiudizi.
Molti dei
neo-eletti hanno l’età dei miei studenti e scommetto che se domandassi loro «Cosa
significa, per te, essere entrato in Parlamento?», una buona percentuale mi
risponderebbe «Essere entrato il Parlamento per me è molto importante.»
«E perché?», chiederei io. Se mi rispondessero «Per aprire tutto come una scatola di tonno», sinceramente, rimarrei molto delusa; sono sicura che, in buona percentuale, mi risponderebbero «Per provare a cambiare le cose». Perché in fondo è così.
«E perché?», chiederei io. Se mi rispondessero «Per aprire tutto come una scatola di tonno», sinceramente, rimarrei molto delusa; sono sicura che, in buona percentuale, mi risponderebbero «Per provare a cambiare le cose». Perché in fondo è così.
Per
cambiarle occorre mettersi in gioco e il gioco è iniziato; non si può
interrompere la partita, perché il campo di gioco è praticabile. Non capisco
cosa significhi non sentire le loro voci, se non in assurde interviste nelle
quali sembrano complottisti. Sono sicura che sentono il peso della
responsabilità e per questo, forse, non se la sentono di provare a dire la loro,
magari affidandosi a chi li ha portati fin qui. Da fuori si protesta, da dentro
si lavora.
Non accetto
che non si sappia cosa significhi essere parlamentare e gli articoli della
costituzione che garantiscono la libertà di coscienza.
Non vi ho
votato e non vi voterei, perché, come dite voi, sono vecchia, morta, ma al di
là dello scontro generazionale, voglio dirvi una sola cosa, con il vostro
linguaggio «Essere arrivati in parlamento è molto importante».
E’
importante che, ad esempio, per la mia città distrutta ci sia un governo che si
occupi della sua ricostruzione. E’ importante che il complesso mondo della
vostra formazione abbia, continuativamente, un ministero che funzioni, che si
occupi di voi e della ricerca. E’ importante che ci si occupi della messa in
sicurezza del territorio, con risorse ad
hoc ed una legge “per le catastrofi naturali” che, pensate, noi aquilani
abbiamo scritto e sottoscritto. E’ importante che, subito, si cambi la legge
elettorale, non con lo scopo di rivotare subito e vincere, ma per ridare
dignità ad ogni elettore. E’ importante che i politici non siano più una casta
di privilegiati, ma è altrettanto importante che noi cittadini esistiamo
liberamente in questo importante paese, pure se siamo vecchi, morti. E’ importante
che ci sia trasparenza, in tutto, anche per quel che vi riguarda. E’ importante
che si accetti la sfida di rappresentare in Parlamento tutti gli Italiani e non
una scatoletta di tonno.
Insomma ci
sono tante cose importanti, oltre il glucosio.
A proposito,
il tonno non contiene l’importante glucosio.
Grazie per questo regalo prof. Hai fatto una bellissima analisi, bella e MOLTO IMPORTANTE!
RispondiElimina(Sefora)