Premessa:
sono aquilana, abito in uno dei progetti C.A.S.E. costruiti dal governo per
accogliere gli sfollati, abito con i miei figli e Matteo, uno studente
“aggregato” al mio nucleo famigliare.
Ricevo,
giorni fa la bellezza di tre cartelle di Equitalia. Mi vengono recapitate a
C.A.S.A. e la ricevuta viene firmata da Matteo.
Apro subito
una parentesi per dirvi che delle tre cartelle, una si riferisce al pagamento
della TARSU proprio della C.A.S.A.. A tempo debito feci un’auto-dichiarazione,
citando i metri-quadrati dell’appartamento. Purtroppo sulla piantina che ci
hanno lasciato al momento dell’assegnazione, non c’è traccia di metri-quadrati
totali. Quindi (che ve lo dico a fa’!) li ho misurati da sola. E risultavano
50. Poi mi sono detta «Magari intendono il lordo!» e quindi “a buon peso”, ne
ho aggiunti 5 ed ho spedito la mia autodichiarazione: 55 metri- quadrati. Ecco,
in realtà sono 61!!! E così devo pagare la differenza. La C.A.S.A. è,
pressappoco, come vedete in figura: due camere, due bagni (uno cieco), un “disimpegno”
(si dice così?-quello in bianco), e la cucina.
Avrete sicuramente notato quegli
strani rettangoli neri! Quelli sono “niente”, ossia io neanche li vedo.
Semplicemente le pareti tra i bagni e la cucina non si toccano, ma c’è questo
“spazio vuoto”. Dicono che ci siano gli impianti. In realtà mi hanno detto che
i bagni erano prefabbricati e sono stati calati nelle varie strutture: se poi
erano più piccoli, bè, chissenefrega. Fatto sta che quei metri quadri proprio
non li avevo considerati. Chiusa parentesi.
Torniamo
alla ricezione delle cartelle di Equitalia.
Giorni fa
ricevo un’altra raccomandata, che questa volta viene recapitata a mio figlio,
che firma la ricevuta. Tutto OK. Apro la lettera, sempre di Equitalia. Si
tratta di una notifica che mi informa che una delle tre cartelle ricevute in
precedenza era stata recapitata a Matteo, dichiaratosi convivente. Giorni dopo
trovo un avviso di giacenza di due raccomandate. Vado a ritirarle ed è ancora
Equitalia: mi informa che le altre due cartelle sono state recapitate a Matteo,
dichiaratosi convivente. Tutto OK.
Ora, secondo
logica, dovrei ricevere un’altra raccomandata che mi notifichi che la prima
notifiva è stata recapitata a mio figlio. Se in casa trovano qualcuno di
diverso da me, saranno costretti a notificare di nuovo che la notifica è stata
recapitata ad un altro. E così via.
Forse hanno inventato il moto perpetuo!
Forse hanno inventato il moto perpetuo!
P.S. In
tutto questo via vai di raccomandate io ho già pagato tutto in unica soluzione.
Che ve lo dico a fa’!
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