mercoledì 20 marzo 2013

Il moto perpetuo (Equitalia)




Premessa: sono aquilana, abito in uno dei progetti C.A.S.E. costruiti dal governo per accogliere gli sfollati, abito con i miei figli e Matteo, uno studente “aggregato” al mio nucleo famigliare.

Ricevo, giorni fa la bellezza di tre cartelle di Equitalia. Mi vengono recapitate a C.A.S.A. e la ricevuta viene firmata da Matteo.

Apro subito una parentesi per dirvi che delle tre cartelle, una si riferisce al pagamento della TARSU proprio della C.A.S.A.. A tempo debito feci un’auto-dichiarazione, citando i metri-quadrati dell’appartamento. Purtroppo sulla piantina che ci hanno lasciato al momento dell’assegnazione, non c’è traccia di metri-quadrati totali. Quindi (che ve lo dico a fa’!) li ho misurati da sola. E risultavano 50. Poi mi sono detta «Magari intendono il lordo!» e quindi “a buon peso”, ne ho aggiunti 5 ed ho spedito la mia autodichiarazione: 55 metri- quadrati. Ecco, in realtà sono 61!!! E così devo pagare la differenza. La C.A.S.A. è, pressappoco, come vedete in figura: due camere, due bagni (uno cieco), un “disimpegno” (si dice così?-quello in bianco), e la cucina. 



Avrete sicuramente notato quegli strani rettangoli neri! Quelli sono “niente”, ossia io neanche li vedo. Semplicemente le pareti tra i bagni e la cucina non si toccano, ma c’è questo “spazio vuoto”. Dicono che ci siano gli impianti. In realtà mi hanno detto che i bagni erano prefabbricati e sono stati calati nelle varie strutture: se poi erano più piccoli, bè, chissenefrega. Fatto sta che quei metri quadri proprio non li avevo considerati. Chiusa parentesi.

Torniamo alla ricezione delle cartelle di Equitalia.
Giorni fa ricevo un’altra raccomandata, che questa volta viene recapitata a mio figlio, che firma la ricevuta. Tutto OK. Apro la lettera, sempre di Equitalia. Si tratta di una notifica che mi informa che una delle tre cartelle ricevute in precedenza era stata recapitata a Matteo, dichiaratosi convivente. Giorni dopo trovo un avviso di giacenza di due raccomandate. Vado a ritirarle ed è ancora Equitalia: mi informa che le altre due cartelle sono state recapitate a Matteo, dichiaratosi convivente. Tutto OK.
Ora, secondo logica, dovrei ricevere un’altra raccomandata che mi notifichi che la prima notifiva è stata recapitata a mio figlio. Se in casa trovano qualcuno di diverso da me, saranno costretti a notificare di nuovo che la notifica è stata recapitata ad un altro. E così via.
Forse hanno inventato il moto perpetuo!

P.S. In tutto questo via vai di raccomandate io ho già pagato tutto in unica soluzione. Che ve lo dico a fa’!

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