Abitavo e ri-abiterò in Via Angelo Colagrande, a L’Aquila.
Un quartiere non molto distante dal centro storico. A piedi occorrono più o
meno 10 minuti. Un quartiere come tanti, con molti servizi: scuole, asilo,
negozi, farmacia. Non propriamente un quartiere bello: pochi spazi verdi, pochi
posti belli.A questo link la mappa.
Il serpentone: via A. Colagrande, via Marconi |
Il terremoto non l’ha sconquassato, infatti è
abbastanza popolato. Come potete immaginare ci vado spesso.
Ultimamente, in corrispondenza delle elezioni, ci sono in
tutta la città “lavori in corso”. In particolare in Via Angelo Colagrande, stanno
rifacendo i marciapiedi e li allargano anche un po’. La strada, prima del
terremoto, non era molto trafficata;
eppure era pericolosa, le macchine sfrecciavano a tutta velocità! E dire che ci
sono anche belle curve! Inutilmente chiedemmo al comune di mettere dissausori
di velocità, particolarmente utili per la vicinanza delle scuole e per le
fermate degli autobus.
Ora la strada è trafficatissima e per gli abitanti è
divenuto un inferno, davvero! La strada è molto larga e tutta curve; cambiando denominazione (via Guglielmo
Marconi) arriva fino a Pettino, poi
Cansatessa, attraversando interi quartieri periferici. Spesso la percorrevo a
piedi, ma nonostante attraversi anche delle zone verdi, la strada è bruttissima:
poco illuminata, marciapiedi fatiscenti e così via.
Pensando ad una riqualificazione dei quartieri, avevo
pensato che questa lunga strada, opportunamente attrezzata con una serie di
dissuasori, sarebbe potuta divenire un bellissimo e lungo viale: marciapiedi
più larghi e tanti alberi che, in più, fanno anche da protezione.
Ho visto, invece, che in molte curve, per di più pericolose,
sono state attrezzate con orribili guard
rail: le automobili, i motorini, i camion, così, possono sfrecciare veloci
senza paura di finire fuori strada! Terribile! Quella strada è sempre più
orribile, assolutamente sconsigliata per pedoni e biciclette, per passeggiate o
incontri.
E lo stesso guard rail
ora è anche sotto casa mia, ecco le foto!
Un quartiere anche molto abitato, vicino al centro storico,
è, sostanzialmente, attraversato da una mezza specie di autostrada che lo
dequalifica in malo- modo.
Mi ha telefonato una vicina di casa sconvolta: «Facciamo
una petizione, io non voglio abitare in una strada così. Una strada che invece
di essere una via che passa tra le case è divenuta un’autostrada. L’hanno anche
ristretta, voglio vedere dove si parcheggia ora per andare in farmacia!»
Io, invece, vorrei sapere perché, gli abitanti di questo quartiere
non sono stati consultati, perché qualcuno, in vece nostra, ha deciso di
trasformare la nostra strada in semplice strada di passaggio, immettendo guard rail altamente impattanti, invece
che riqualificare la strada, posizionare elementi per ridurre la velocità degli
autoveicoli, alberi, fermate autobus decenti, eccetera.
Penso sia molto grave ciò che sta accadendo in città e, cara la
mia vicina, sì che faremo una petizione: vedrà che tutto il quartiere la
firmerà.
Dobbiamo divenire gli artefici del nostro futuro.
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