Dovrei scrivere qualcosa visto che siamo alla fine del terzo
anno Dopo Terremoto! E mi spaventa,
perché ora inizia il quarto e purtroppo ho riletto questo ( L'Aquila anno II D.T.) e non è
cambiato molto.
Guardate questa foto: si tratta di uno dei tanti cortili di un asilo, uno qualunque. Fermo, immobile: l'erba lo ricopre:
Macerie dentro e fuori. L’ho già detto.
Centri storici chiusi in balia delle intemperie. L’ho già
detto.
Insediamenti nuovi, come dormitori. Anche questo l’ho già
scritto.
Studenti universitari viaggianti. Ricordate? Già scritto,
anche questo.
Giovani spaesati: li chiamano la generazione “del bancone”
ad indicare che hanno solo bar o simili dove andare. L’ho detto, ho detto
anche questo.
Gli anziani? Ve ne ho parlato mi sembra. Alcuni giocano
ancora a carte dentro container orribili alla Fontana Luminosa.
Del lavoro ho scritto spesso, è facile, infatti. Non c’è.
C’è stata una grande nevicata qualche tempo fa, ed anche di
questo vi ho informato.
Poi c’è la vita di tutti i giorni scandita ora, per molti,
da bagni di normalità in altre città, ove ti stupisci persino che ci siano
marciapiedi.
Che altro?
Ci siamo noi, noi cittadini, che restiamo e resistiamo.
Senza speranze? Bè no, la speranza c’è. E siamo noi.
Noi che ci proviamo a vivere una vita normale. Ci inventiamo
di tutto. Ed è un brulicare di iniziative di ogni genere, di dibattiti,
aperitivi per strada, corse, spettacoli, persino l’ urban knitting!
Ma rimane immutata la tristezza, di quelle case, palazzi,
Chiese, sventrate. Che 36 mesi fa, 1096 giorni fa, hanno spento per sempre
tante vite.
L’anniversario ancora una volta sommesso e silenzioso, per
ricordare chi non c’è più.
Ma non si sente piu' il piccolo, quello che in pochi mesi ricostruiva il distrutto. Quante balle ha detto e purtroppo molti gli hanno creduto.
RispondiEliminacerto,che se non fosse stato berlusconi a dare le chiavi di molte villette agli aquilani molti dormirebbero ancora negli alberghi,o nelle capanne come vari terremotati continuano a fare grazie alla dc di allora.
RispondiEliminaL’anniversario ancora una volta sommesso e silenzioso, per ricordare chi non c’è più.
RispondiEliminaUna prece per ricordare coloro che purtroppo non ci sono più, e a proposito di coloro che fortunatamente ci sono ancora,il cosidetto popolo delle carriole che fine ha fatto? Non opera più?
RispondiEliminaPer l'anonimo che dice che se non ci fosse stato Berlusconi: ma in che mondo vivi? Evidentemente la tua unica fonte di informazione sono i TG, perche non ti vai a fare un giro a l'Aquila così prima di aprire bocca a sproposito ci pensi due volte! Ti hanno fatto vedere una cerimonia di consegna delle chiavi di una villetta e hanno ottenuto il loro scopo e cioè quello di farti credere che era tutto risolto grazie al nano.
RispondiEliminaL’anniversario ancora una volta sommesso e silenzioso, per ricordare chi non c’è più.
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