Sono stata in Sicilia. La conosco abbastanza bene.
Cinque anni fa trascorsi quasi venti giorni a Eraclea Minoa, vicino Agrigento, e girai l’isola in lungo e in largo.
Mi capitò di leggere su una locandina che, nella serata del 14 agosto, ci sarebbe stata in un paese del Belìce, una serata dedicata alle stelle e decisi di andare. Percorsi una statale che si snoda tra la valle del Belìce e la trovai molto bella: verde, non arsa come il resto, piena di agrumeti.
Intanto si fece buio e cercavamo la piazza della “festa”. La trovammo e rimasi sgomenta: era una piazza nel nulla, una piazza nuova costruita dopo il terremoto del Belìce. Un luogo assurdo dove qualche persona aspettava la festa. Non capii subito. Ma risalendo in macchina arrivammo al paese, quello nuovo. Un ammasso di case tutte con antenna satellitare. Non una luce, non una persona per strada. Non ricordo il nome di quel paese del Belìce. Non capivo.
Ora ho capito.
Per avere un’idea, guardate e leggete qui .
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