Ieri mattina ho camminato da Cese di Preturo a Coppito, non
era la prima volta.
E’ un’esperienza che ti segna. In una città dove la “città
non c’è” e tutti abitiamo fuori della “non città”, camminare è impossibile.
Ma quante ne vuoi? Direte. Ora pure camminare!
Ecco, per il momento io vorrei anche “solo” camminare. Perché
vorrebbe dire che non abito in un quartiere fantasma, anche se nuovo; vorrebbe
dire che qualcuno si sta interessando alla vita dei cittadini, alla loro salute
fisica e mentale; vorrebbe dire che potrei incontrare qualcuno, invece di
cercare di incontrarlo; vorrebbe dire che potrei andare a piedi o in bicicletta
al lavoro, che potrei raggiungere altri quartieri a piedi e persino i negozi. Insomma
una vita “semi-normale” in una città terremotata, ma pur sempre non una
metropoli.
Da Cese a Coppito i marciapiedi, finché esistono (poche
centinaia di metri) sono a singhiozzo. Poi ti devi arrangiare sul ciglio della
strada, dove sfrecciano automobili a tutta velocità e i ciclisti ti salutano
gioiosamente. Il ciglio della strada, per di più, è impervio e, quando sei
costretta a farti più in là, finisci nel fango o in mezzo a detriti vari.
Arrivata a Coppito c’è una curva, devi attraversare e gli automobilisti
strombazzano maledicendoti. La puzza di gas di scarico ti annienta, anche se
sei in “aperta campagna”.
Sulla strada si notano un sacco di “cose strane”: capannoni
nuovi che fino a poco tempo fa non sapevi a cosa servissero e scopri che
saranno centri commerciali. Noti anche che sul retro ce n’è un altro, di
capannone. Ti imbatti in “casette di legno” che prima non avevi notato: vere e
proprie ville, se non si considerano i cancelli che, in realtà, sono transenne.
Tanto per far capire che sono provvisorie! E poi quella casetta piccola col tetto enorme
spiovente! Non mi dite che non l’avete mai notata.
Così arrivi a casa del tuo amico e quasi lo implori di
riportarti indietro in automobile. Torni a casa e prendi le chiavi della tua
Panda, fai 10 chilometri e, finalmente puoi camminare, in montagna. Certo avrei
potuto andare in centro, ma chissà se il Boss è aperto!
P.S. Lo so che la strada Cese-Coppito è provinciale…… solo
quando si deve rinfacciare al Comune che si è stati più bravi a liberarla dalla
neve. Possiamo avere un minimo di voce
in capitolo riguardo la nostra vita? Le stradine pedonali non sono mica la TAV!
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