giovedì 28 giugno 2012

Raccolta D.I.F.F.E.R.E.N.Z.I.A.T.A.





Da quando sto nel progetto C.A.S.E. (a Cese di Preturo), con grande soddisfazione riesco a differenziare tutti i rifiuti:
  •  Organico
  •  Plastica
  •  Carta
  • Vetro 
  •  Indifferenziato
In realtà, poi, siccome non mi pesa affatto differenziare anche alluminio, ferro e polistirolo, settimanalmente metto tutto  in una busta e lo porto a Roma, dove questo materiale si può conferire in cassonetti per la raccolta del multi-materiale. In questo modo la frazione indifferenziata è minima, in volume, e anche leggerissima.
Poi mi vengono un sacco di dubbi.
  1.   Perché gli altri non riescono a differenziare e, soprattutto, perché strappano i cartelli che io affiggo con indicazioni, suggerimenti eccetera?
  2. Come mai non ci viene più distribuito il calendario che, molto diligentemente ci avevano fornito nel 2009? Il calendario è utilissimo specialmente per il conferimento della frazione umida. Abbiamo, infatti solo un piccolo bidone di plastica che non riesce a contenere l’umido prodotto da circa 20 famiglie, con il risultato che, senza un calendario, ognuno (specie d’estate) porta nel bidone il suo sacchetto quando vuole. Quello rimane lì per qualche giorno, intanto il bidone straborda e di notte arrivano animali (cani, gatti ecc.) e fanno “pasquetta”.
  3.   Come mai non è chiaro a tutti che per l’organico bisogna usare sacchetti appositi? Una volta lo chiesi all’ASM che chiarì che abbiamo tutti firmato un foglio nel quale si specificava che la prima fornitura di sacchetti era stata effettuata porta a porta, finiti quelli dovevamo andare a ritirarli presso la loro sede. Ora a parte che nessuno lo sa (almeno nel mio palazzo), io, sinceramente, sto adoperando quelli biodegradabili del supermercato perché quelli forniti dalla municipalizzata sono piccolissimi, si rompono con una facilità estrema e, per di più, non sono a misura del cestino da loro stessi fornito.
  4. Prima del sisma i rifiuti “che non sai dove buttare”, anche piccoli elettrodomestici, telecomandi, pentolame eccetera, io li portavo alla piattaforma di Pile. Oggi i punti di raccolta non ci sono, bisogna chiamare il numero verde che provvede a smaltire i rifiuti. Anche questo in molti non lo sanno, così vicino ai bidoni c’è di tutto; tutto tutto eh!  Per di più alla domanda “Dove butto le lampadine a basso consumo?” mi è stato risposto (al numero verde): “Nell’indifferenziata, signo’!”. 
  5.  Perché non si è approfittato della situazione “quasi-ideale” dei progetti C.A.S.E., per avviare una raccolta differenziata che poteva funzionare davvero bene? Certo anche i cittadini devono cooperare, ma se ieri aprendo il bidone dell’umido (con una puzza che non potete immaginare dato che sul fondo giace da almeno due settimane un percolato che fa orrore), ho provveduto a togliere un sacchetto di quelli biodegradabili dentro cui c’erano piatti e bicchieri di plastica sporchi. Siccome imprecavo,  una mia vicina me ne ha chiesto il motivo. Dopo la spiegazione,  mi ha confessato che i piatti sporchi monouso (che usa poco, per fortuna) regolarmente li butta nell’organico giustificandosi “un po’ di carta ci può andare, no?”. E in più usa i sacchetti normali “Perché gli altri si rompono!”.
Dunque: chiedo che anche nei progetti C.A.S.E. si facciano degli incontri educativi, che si distribuiscano sacchetti biodegradabili idonei,  specificando se si possono usare anche quelli dei supermercati e soprattutto un calendario RIGIDO. Sarebbe utile mettere manifesti esplicativi  sotto le “famose piastre” e spingere affinché tutti imparino. Dopo 3 anni per me risulta impossibile conferire tutto assieme in un unico sacchetto.
Aiutateci a divenire una città eco-compatibile.
La foto che vedete all’inizio del post, sono i bidoni del mio palazzo: come vedete ci sono giocattoli di plastica, ingombranti,, stendini per i panni, un piccolo secchio, vicino al cassonetto giallo per il conferimento della plastica. Bene leggete qui: i giocattoli non possono essere conferiti nel bidone giallo, men che meno componentistica per automobili! Se la gente non lo sa occorre farglielo sapere! Magari anche attraverso un sito web leggermente migliore, con dati aggiornati sulla raccolta rifiuti!
Chiedo inoltre che vengano al più presto emanati i regolamenti di condominio in maniera tale che si capiscano bene i diritti e i doveri; per esempio che sarebbe a carico del condominio la pulizia dell'area cassonetti, dei bidoni e dei giardini dell'area condominiale che, al momento non si capisce chi deve fare!

P.S.: per chi non lo sapesse ancora: quando differenziate carta e cartone Non inserite la carta nelle buste di plastica ma direttamente nel contenitore”.

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