giovedì 22 settembre 2011

La normalità



Vi parlo dell’Aquila, oggi: ma va?
Sì, ancora dell’Aquila e ancora del degrado. Che non sono solo le erbacce, ma tutto: degrado, incuria, illegalità.
In centro storico molte ditte hanno lavorato per la messa in sicurezza degli immobili, quelli che chiamiamo puntellamenti,  insomma, che sono sia esterni che interni.
A questo  link potete vedere il posizionamento delle gru, aggiornato al 25.08.2011: si vedono 11 gru, ma sinceramente a me sembra che siano meno, comunque andiamo avanti.
A quest’altro  link, la logistica cantieri, nella legenda in basso scoprirete cosa indicano i colori. A cosa serve ancora non l’ho capito, credo si riferisca  ai puntellamenti già effettuati e i numeretti immagino siano le imprese elencate in quest’altro  allegato  (cliccando sulla sinistra “elenco ditte”) e qui l'elenco  dei direttori dei lavori e i pass rilasciati . Tutti questi link sono del sito dell'Ufficio di Supercoordinamento (non coordinamento normale, super!) Sicurezza Cantieri, che si è avvalso di corsi di formazione per il personale addetto ai puntellamenti, appunto, spiegando bene anche la pericolosità di alcuni materiali (amianto, per esempio).

Girando per la città, tuttavia, in alcuni e non rari casi, non si vede la cartellonistica obbligatoria nella quale sia indicata la data inizio e fine lavori, l’ammontare della spesa e il numero di protocollo dell’approvazione affidamento lavori eccetera. Sinceramente io non ho neanche chiara la procedura affidamento lavori, ma magari mi è sfuggita.
… E andiamo avanti: in nessun caso è possibile vedere il contratto sottoscritto dalle ditte, se c’è da qualche parte ditemelo voi.
Anche sul sito del Comune c’è l’elenco delle imprese e stavolta anche il budget corrisposto per il lavoro che, genericamente, è “messa in sicurezza” (qui).
 
Cosa voglio dire? Bè che l’incuria in città è in gran parte dovuta alla assoluta mancanza di controlli nei riguardi di queste ditte che, tra l’altro, dovrebbero lasciare il luogo oggetto dei lavori, in condizioni “bonificate” per così dire. Ossia senza lasciare in giro suppellettili tirate fuori dagli immobili, resti del cantiere e persino amianto. E non voglio neanche accennare ai non controlli  sui puntellamenti che hanno talvolta rovinato affreschi, dipinti e non so cos’altro!!!

E allora mi viene anche da chiedere all’Amministrazione: «Per tutte le imprese cui è stata liquidata l’intera somma per i lavori di messa in sicurezza, c’è stato un controllo, almeno alla fine dei lavori, per verificare, oltre la qualità dell’operato, anche che fossero stati rispettati i termini del contratto?». Perché appare illogico che poi l’amministrazione stessa si trovi a dover raccogliere qua e là, a nostre spese, “l’immondizia” varia lasciata in ogni dove, persino l’amianto! 

Tutto ciò è semplicemente impensabile, quando poi, un cittadino che va a svuotare casa sua e lascia l’automobile in divieto di sosta, in una strada attigua alla sua abitazione in centro storico, viene multato, e tutto questo per dare sentore di normalità. In una città nella quale la normalità non è neanche più un sogno: erbacce, strade dissestate, rifiuti ovunque (anche in periferia), verde pubblico abbandonato, nessuna trasparenza su niente, nuove costruzioni in ogni dove, cemento e cemento, piani di ricostruzione secretati, sottoservizi in alto mare con progettti chiusi in chissà quale cassetto.... 

Di chi è la città?

E così stasera di nuovo al Boss, a sentire le voci di tutti quei ragazzi che si ha anche il coraggio di definire maleducati e ubriaconi e si prendono persino provvedimenti: dobbiamo tornare alla normalità.

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