giovedì 21 aprile 2011

Collemaggio: anno 38 D.T.




Nel pomeriggio vado a Collemaggio, uno dei miei posti preferiti in città. E’ un meraviglioso giardino e c’è una serra gigantesca, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, trasparente e piena di piante rare, rigogliose che si possono anche comprare. Chissà a chi venne in mente di farla circa 30 anni fa!
In mezzo a tanto verde, fiori, alberi giganteschi, stradine c’è di tutto.
Prima tra tutti la musica: c’è il conservatorio, uno dei gioielli aquilani, con tanto di artigiani per restauro strumenti musicali. Sale di registrazione, di sperimentazione nuove musicalità, e poi l’auditorium, di Renzo Piano! Nonno mi dice che volevano costruirlo nel Parco del Castello, ma poi i cittadini, partecipando al progetto di città, votarono per questa nuova destinazione, senz’altro migliore visto come poi si è evoluta.
Sembra di entrare in un mondo diverso quando arrivi in quel pezzo di città: davanti la bellissima Basilica, sulla destra il Parco del Sole, un anfiteatro naturale, a destra i giardini e mille attività, soprattutto artigianali, di restauro, di tutto: mobili, strumenti musicali, dipinti, pietre monumentali. E’ una scuola, aperta a tutti, che parla di storia e di tradizioni che, per fortuna, non si perdono e sono anche fonte di reddito.  C’è una scuola di cinematografia con interessanti progetti di restauro di vecchi filmati.
Dell’antica L’Aquila è rimasto il dipartimento di riabilitazione e assistenza psichiatrica: Collemaggio era il manicomio, poi venne chiuso e i nostri “matti” cominciarono a seguire percorsi di riabilitazione. E’ così anche ora e vi si trovano mille attività nelle “casematte”.
Quello che mi piace di più è arrivarci a piedi in quel bel “giardino”, da Costa Masciarelli. Venne costruito un “ponte”  20 anni fa, che attraversa Via Strinella ed è trasparente: ci vengono da tutto il mondo per ammirarlo. Sembra che i pedoni volino tra gli alberi e di notte i giochi di luce lo rendono magico. Si arriva in mezzo al verde dove alcune costruzioni, finemente restaurate, ci ricordano gli anni addietro, altre, nuovissime ma delicate, si mescolano bene nell’insieme. 

Stasera nell’auditorium uno spettacolo bellissimo: Animammersa.


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