Stamattina, di fretta, sulla strada statale 17, i nomi dei paesi scorrevano ed, evidentemente, mi lasciavano qualcosa dentro. Tornando a L’Aquila, così, non ho potuto fare a meno di fermarmi a Civitaretenga e a Castelnuovo. Sapevo cosa mi aspettava: il silenzio, il vuoto. E così è stato. Ed ero sola, così non ho varcato quelle transenne. Ho montato le immagini, eccole
Poi il ritorno a casa. Attraverso la città cambiata, che ti appare brutta, disfatta, disordinata. Negozi in container, farmacie in container, MUSP, baracche di legno, case vuote, colori sgargianti, traffico. Un tuffo, infine, nel passato più lontano mi fa incontrare la giostra e la pubblicità del Circo, con tanto di animali rari: un elefantino che sembra Dumbo e la tigre Shere Khan.
Dove sono?
Eppure è la mia città: ferita, deturpata. Lontana.
E questo continua ad essere il mio posto: quello che mi manca.
un ferita aperta nel cuore del Paese....una vergogna nazionale.
RispondiEliminaPerò è sempre il nostro posto!
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