Lo dico subito, a me le
rotatorie non piacciono, e non solo esteticamente. Sulla funzionalità non mi
esprimo, non essendo del campo. Le trovo però altamente impattanti.
Le rotonde sono aumentate a dismisura ovunque e
personalmente non mi sono abituata alla loro presenza, anzi. A L’Aquila ce le
ha regalate il terremoto: immense rotatorie appaiono ovunque, specie a ridosso
dei progetti C.A.S.E.. Si sono moltiplicate, poi, all’interno della città (nelle
vecchie periferie) e all’entrata della città, o meglio a quel che rimane
dell’Aquila.
Dicevamo “Stiamo diventando la città delle
99 rotonde” e questa iperbole racconta meglio di qualsiasi altra espressione
ciò che sta accadendo: una città d’arte ancorata storicamente al numero
novantanove, si ritrova oggi a contare le rotonde. Invece delle piazze, le
fontane, le chiese, i palazzi.
Ho fatto una
piccola ricerca sul web riguardo le rotonde e, di una presentazione
sull’argomento, mi ha stupito il titolo: ‘Le rotatorie stradali, un indicatore
di qualità della città’. Ora, per carità, sarà anche questione di gusti, però
ho visto in giro per il mondo rotatorie di tutti i tipi, artistiche e non, e mi
è crollato il mondo addosso: stiamo lasciando ai posteri le rotonde, come
questa, per esempio. E’ persino “educativa”.
Rotatoria "educativa" a Lodi |
Insomma ci hanno convinto che le rotatorie sono utili e sono molto meglio
di altre soluzioni. Penso di essere l’unica che, in alcuni casi qui a L’Aquila,
avrebbe visto bene delle sopraelevate, magari a firma di qualche grande
architetto.
Ma tant’è. Ci ritroviamo queste immense opere stradali, costosissime e,
diciamocela tutta, sono proprio il biglietto d’ingresso alla nostra ‘non città’.
Persino quella del G8 sulla SS80, che è in pietra, sfoggia erbacce; figuratevi
le altre. La prossima è una foto di stamattina davanti al progetto C.A.S.E.
denominato Coppito tre. L’amministrazione provinciale ha provveduto a togliere
le erbacce ai margini della e poi ha dato una sistemata ‘alla bell’ e meglio’
alla rotonda.
Rotatoria Coppito 3 |
L’unica rotonda decente (non artistica, decente) è quella dell’ospedale che
viene curata, a quanto ne so, dalla ASL stessa.
Non so quanto siano costate, certo è che a guardare in giro le rotatorie
costano da 500mila Euro in su, alcune arrivano a sfiorare i 2 milioni e mezzo.
Così mi viene da pensare che ci sia qualcosa sotto: quale può essere la motivazione che
spinge amministrazioni
che si trovano senza soldi a realizzare in ogni dove
costosissime rotatorie? E a pensare male spesso ci si azzecca.
Volevo però
ricordare a tutti che la nostra Giunta decise un paio d’anni fa di rendere
esecutiva la normativa per la ricostruzione artistica della città, cosiddetta
del 2% (ex. legge Bottai – ormai inapplicata in Italia).
Questa legge del 29 luglio 1949, n.717, intitolata Norme
per l'arte negli edifici pubblici, è conosciuta generalmente come legge del 2 per cento in quanto
prevede il principio secondo il quale il “2 per cento” delle somme destinate
alla costruzione di “edifici pubblici” o più in generale di qualsiasi opera
pubblica (quindi anche le rotonde), deve essere destinato obbligatoriamente
“all’abbellimento mediante opere d’arte”.
Ora quante
rotatorie sono state realizzate a L’Aquila? Una ventina? Quanto sono costate?
Facciamo una media di 1 milione l’una? OK dovrebbero esserci la bellezza di
almeno 400.000 Euro per la realizzazione di qualcosa di artistico. Che si
faccia un bando anche di idee e si proceda.
E il mantenimento? Ecco, diciamocelo chiaramente: qui a L’Aquila c’è gente che con il terremoto ha guadagnato e anche un bel po’ di soldini. Allora forza! Fate qualcosa di decente per questa città o per quel che ne rimane! Prendetevi l’incombenza del mantenimento delle rotatorie per almeno 10 anni. Se non si riescono a mantenere tutte con questo espediente, vediamo di darle in “adozione” : chi si occupa della rotatoria potrà usarla per la pubblicità, chiaramente rispettando l’opera artistica.
E il mantenimento? Ecco, diciamocelo chiaramente: qui a L’Aquila c’è gente che con il terremoto ha guadagnato e anche un bel po’ di soldini. Allora forza! Fate qualcosa di decente per questa città o per quel che ne rimane! Prendetevi l’incombenza del mantenimento delle rotatorie per almeno 10 anni. Se non si riescono a mantenere tutte con questo espediente, vediamo di darle in “adozione” : chi si occupa della rotatoria potrà usarla per la pubblicità, chiaramente rispettando l’opera artistica.
Quella mega
rotatoria su Viale Corrado IV all’entrata della città, attigua ad un parco
urbano, mica vorrete addobbarla senza un minimo di senso? Che poi neanche le ciclabili
ci avete realizzato! Ma solo questa immensa rotonda che, sinceramente, già mi
viene il voltastomaco a pensare come sarà.
Ora lo so,
ci sono problemi più importanti, ma non credo di essere la sola a pretendere
che, uscendo di casa, si possa vedere qualcosa di bello. Le rotonde, ripeto,
per me non lo sono per niente, ma se rimangono come questa che vi posto ed è
accanto all’appartamento ‘provvisorio’ dove abito ora, ecco non ce la posso
fare.
Rotatoria Cese di Preturo |
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