mercoledì 17 ottobre 2012

Te la do io l'America



Ricevo e pubblico, con nomi di fantasia:
Cara Giusi,
ho un collega americano, Paul, che è una persona veramente in gamba.
E' un americano un po' atipico. Conosce relativamente bene sia Asia che Europa ed è sempre abbastanza sarcastico sugli Stati Uniti per la loro cultura e per il loro “sempliciottismo”.
Sono all’estero con lui, molto lontano dagli States dove abitamo entrambi, nell’Oregon.
Paul ha 67 anni ed a Dicembre va in pensione...sta ancora lavorando perché' gli piace e non perché' ne abbia bisogno.

A Natale, per festeggiare il suo pensionamento sta organizzando un viaggio in Africa insieme a sua moglie

Sua moglie, anni 65, è sempre stata appassionata di musica e brava pianista. Alcuni anni fa ha iniziato a dare lezioni di piano...e pian piano si è trasformata in una professione. Ha una ventina di studenti.

Sono due persone veramente per bene!
Vivono nello stesso paese dove viviamo noi, che da parecchi anni è stabilmente classificato tra le cento città più vivibili d'America.

Prima del viaggio in Africa, da buoni americani, si informano su tutti i vaccini che devono fare e, due giorni fa, la moglie va a farsi tutti i vaccini richiesti. In aggiunta, sia Paul che la moglie soffrono di insonnia, e, preoccupata dal cambio di fuso orario, la moglie vuole anche prendere dei sonniferi

Il medico le fa i vaccini e le prescrive un sonnifero, chiedendole di provarlo una sera per vedere se è efficace e se le prova effetti secondari indesiderati

La moglie di Paul prende il sonnifero e praticamente va in uno stato di semi coma (sai che gli americani con i medicinali usano sempre dosi da elefanti).

La mattina dopo (stamattina ora americana) si sveglia in ritardo probabilmente in quanto totalmente rincoglionita dal sonnifero ed è in ritardo per la sua lezione di piano; esce di corsa di casa e provoca un leggero tamponamento in macchina.

Si ferma, ammette la sua responsabilità, e, da brava americana, chiama la polizia per essere sicura che abbia fatto tutto per bene e secondo le procedure.

Secondo le procedure americane, quando si provoca un incidente, bisogna verificare che non si sia sotto DUI (Driving Under Influence). Le fanno la prova del palloncino, negativa, e le analisi del sangue: POSITIVE!!! Probabilmente, o meglio sicuramente, dovute al sonnifero preso la sera precedente.

Come da procedura americana viene AMMANETTATA!!! caricata nella vettura della polizia e messa in GALERA!!!
In galera, come da film americani, ha diritto ad una telefonata, che fa al marito, che è all’estero, per descrivere tutta la situazione.
Morale della favola, può uscire subito di galera, ma deve pagare una cauzione e deve farsi venire a prendere da un familiare. Oppure può aspettare di essere giudicata da un giudice, ma non si sa se questo avverrà in poche ore o in alcuni giorni, o, ancora, può pagare una cauzione ed aspettare in galera fino a che gli effetti delle droghe non siano terminati.
La moglie spiega in lacrime a Paul che non vuole essere vista dai figli in manette (sì perché' è ancora in manette!!!) lei che non aveva mai preso neanche una multa per divieto di sosta, ed allora? pagherà la cauzione ma aspetterà dodici ore finché l'effetto delle droghe sia passato.
Questa è l'ultima comunicazione che Paul ha con la moglie perché dopo le è vietato contattare il mondo esterno.

Le ulteriori informazioni vengono fornite a Paul dalla polizia: passate le dodici ore la polizia chiede alla moglie di effettuare ancora il test del palloncino e del sangue per verificare che le droghe abbiano terminato l'effetto. Secondo le fonti della polizia, la moglie di Paul si rifiuta di effettuare la prova del palloncino in quanto già risultata precedentemente negativa. Ma come effetto del rifiuto la prova viene considerata POSITIVA!!! e la moglie deve passare altre dodici ore in galera (che vuol dire tutta la notte) e dovrà ripetere gli esami ancora domani mattina. E' ancora ammanettata.

Nel frattempo la moglie di Paul ha pagato la cauzione e, siccome in America col denaro si compra praticamente tutto, ha pagato la cauzione più alta in modo tale che questo arresto non rimanga nei suoi files ufficiali, praticamente tutto ciò sarà come se  non fosse mai accaduto.

Come da procedura americana, quando una persona paga questo tipo di cauzione (che cancella l'episodio dalla fedina penale) bisogna chiamare l'FBI per verificare che la persona in oggetto non abbia trascorsi pericolosi!

Paul nel frattempo ha avvisato la figlia che sta tornando di corsa in America.

E così, una tranquilla signora 65enne si è ritrovata ammanettata per 24 ore, senza possibilità di comunicare con l'esterno dopo una sola telefonata, indagata dall'FBI per un sonnifero prescrittole da un medico autorizzato

 America is NOT the fucking greatest nation in the world


2 commenti:

  1. È terrificante ma situazioni kafkaeske di questo tipo succedono ovunque, non solo in America e se penso a Ornella Gemini e a suo figlio agghiaccio.

    Poi meno male che nel tamponamento non ci è uscito un morto, o altro che 24 ore. Io dei fermi in USA avevo sentito un paio di altre storie terrificanti che veramente un domani un mio figlio ci volesse andare, lo lego al letto. Poi incroci le dita e vai, che devi fare. Madonna, povera signora.

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  2. La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, diceva qualche bene informato.

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