giovedì 9 febbraio 2012

52+3=55



Mi vengono in mente quei detti del tipo “Sposa bagnata, sposa fortunata”  che, mutatis mutandis, posso applicare a oggi, giorno del mio 55° compleanno o, meglio,  giorno nel quale compio 52+3 anni: “Compleanno innevato, compleanno fortunato”.
52+3: perché da tre anni sono terremotata.
Ma non ho voglia di parlare di questo, più precisamente da tre anni sono diversa.

E questa neve, non ci si crede!, mi ha dato una strana energia propulsiva.
Non me ne vogliano tutti coloro (tanti) che hanno subito disagi a non finire e persino lutti; la mia è solo una sensazione personale.

Questa neve ha ridato un “ritmo” alla mia vita che, da tre anni a questa parte,  è così intensa, così difficile, e i giorni vengono scanditi da ciò che non accade o da tutto il “troppo” che accade. E sei esausta: i fine settimana corrono veloci, il Natale è un attimo, d’estate fuggi. Giorni tutti uguali nella loro diversità: sempre  e solo terremoto, sempre e solo ricostruzione, sempre e solo quella povera mia città che marcisce.

Così, proprio in corrispondenza del mio compleanno è arrivata la sorpresa: la neve. A ricordarmi che esistono le stagioni, persino nel progetto C.A.S.E., che arriverà la primavera, e poi l’estate,  ancora. Un tuffo salvifico nello scorrere meraviglioso delle quattro stagioni qui a L’Aquila.
Se penso, che sono passati tre anni, mi sembra impossibile, perché ancora non riesco a vedere la fine di tutto questo; se penso che ho 55 anni, mi viene da piangere, perché ammesso e non concesso che ci vogliano 10 anni per cominciare a rivedere qualcosa qui a L’Aquila, devo per forza rifugiarmi nei ricordi, sennò crepo. E invece no! C’è qualcosa che posso fare per me, per gli anni che mi aspettano, nei quali, porco Giuda!, sarò più vecchia. C’è qualcosa che tutti possiamo fare per questi anni “intermedi” che, badate bene, non sono provvisori o temporanei, perché temporanei siamo noi, le nostre vite non possiamo riviverle.

Voglio lavorare per migliorare la qualità di vita in una città che amo, adoro e non perché è terremotata, ma perché di questo territorio mi piace il freddo, l’aria, le montagne, i borghi, le passeggiate, il fiorire della cultura, mi piace il lavoro che svolgo, trovo unico e speciale rapportarmi con tante persone  ovunque,  mi piacciono i ragazzi che vanno e vengono, mi piace la neve di febbraio che mi costringe a casa, proprio nel giorno del mio compleanno; insomma qui mi sono trovata bene, nonostante tutto.
Ce la possiamo fare se accettiamo che tutto sarà diverso: che abitiamo in un mare di chilometri quadrati, che abbiamo bisogno di decentrare più di qualcosa e di poterci muovere agevolmente.
Solo così, tra pochi anni potrò scrivere: vabbè, sono invecchiata, ma che begli anni sto vivendo! Scanditi anche dalla neve, che si scioglierà, e alimenterà le nostre sorgenti, fredde, aquilane.

Quella che vedete all’inizio è la foto di quando avevo quasi due anni: ci scommetto che fuori nevicava. Poi ne lascio anche un’altra: la mia preferita, con mio padre, era primavera.





P.S. " Dunque, non esiste nessun processo inverso che in 38 secondi ci riporti indietro. Questi trentotto
secondi li dobbiamo dilatare e ripercorrere attraverso una nuova via per rimettere tutto in ordine.
Non basteranno neanche 38 minuti o trentotto ore, neanche 38 giorni, ma forse 38 mesi ben spesi ci
ridaranno un po’ di ordine.
Ognuno ha un compito nel riordinare. Nessuno può farlo da solo."

Sono passati 1039 giorni dal sisma, 36 mesi e 3 giorni: nel mio libro scrivevo che in trentotto mesi un po' di ordine l'avremmo visto: sta per arrivare il disgelo, forza!

7 commenti:

  1. Complimenti Prof.Pitari per tutto quello che sta facendo per L'Aquila,dal giorno del sisma sono 1039 giorni in cui lei non ha mai smesso di rivolgere ogni giorno un pensiero per la sua amata città,e soprattutto non hai mai smesso di lottare per far procedere la ricostruzione.Le faccio i miei migliori auguri di Buon Compleanno con l'augurio che lei possa vivere altri 100 compleanni e possa vedere L'Aquila tornare a vivere e risplendere!! Continui così e non si arrenda mai!!!AUGURONI!!! ....da "Sara Principessa" (su fb) :)

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  2. Grazie Sara. Mi commuovi. C'è tanto da fare ancora, ma perchè arrendersi? Dobbiamo essere sempre vigili e consapevoli delle difficoltà. Un passo alla volta, ma ce la faremo. Grazie ancora. Giusi

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  3. Grande donna da tanto padre!
    Auguri Josephine!
    Gustavo

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  4. che stupenda Sindaco saresti stata ... forse la migliore che oggi L'Aquila possa immaginare @}-,-'-- AUGURI ancora ... e comunque "la classe non è acqua" ... e che classe la classe del '57 ;-)
    Gianfranco

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  5. Cara Giusi,
    commuovi tu quando parli di L'Aquila e trasmetti amore per questa città anche a chi come me non c'è nato ma ci si è trovato.
    Auguri di cuore

    Rod

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  6. Ragazzi, siete voi a farmi commuovere! Forza da fuori e da dentro, ricostruiamoci. Grazie di cuore, davvero a tutti!

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  7. Sai perché ci credo al disgelo? Perché in questi 3 anni vi ho sentito cambiare modo di parlare e di scrivere. Voi ' sentinelle' che seguo da lontano, so che siete in grado di capire e percepire le cose un po' prima degli altri perchè avete la voglia, la passione e l' energia di non arrendervi. In questi anni tu, Anna, Marianna ed altre persone che conosco e so si sono rifiutate di allontanarsi, mi avete dimostrato questo processo nei fatti. Ci sono stati i momenti in cui in ogni foto o video su Facebook vi vedevo un pochino più vecchi, un pochino più stanchi, un pochino più sfiduciati, e poi di nuovo propositivi, combattivi e tutti questi alti e bassi. in questi ultimi mesi ho visto crescere una nuova consapevolezza (che rifiuto chiamare rassegnazione). quello che dici tu, che il com' era, dov' era è un programma bello, importante e da perseguire, ma aggiungiamoci il pragmatismo di chi dopo tre anni deve cominicare a poter fare e vedere e vivere le cose in un modo diverso.

    Alla fine, nel momento in cui l' ondata del fare, di cui per ora oi mi avete fatto vedere i primi schizzi, troverà un consenso ampio, rischiamo di ritrovarci fra 10 anni una città che in condizioni normali forse ce ne metteva 100 a svilupparsi così.

    Quindi ho un' enorme fiducia nel vostro fare e so che fra poco partirà la valanga inarrestabile, perchè l' Aquila ha il grosso, enorme vantaggio di essere una città di ragazzi, grazie all' università, che nonostante tutto, è andata avanti. Tocca solo aspettare che si prendano il testimone da se, perchè se aspettano che glielo passi qualcuno, stiamo freschi.

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