Una delle scelte migliori che ho fatto nella mia vita è stata proprio l’acquisto del camper. Presi i miei pochi risparmi e li spesi. Tutti. Ed ora che ne riprendo un po’ dalla vendita, mi sembra persino di aver guadagnato qualcosa.
Il camper sei posti è stato per sei mesi pieno di persone. Avevamo un rifugio sicuro e si dormiva tranquilli. Avevamo il gas nel camper e si poteva cucinare per tutti. Eravamo davanti all’abitazione di mio fratello con la possibilità di connessione wi-fi, per tutti, gratuita. Un lusso. Nella strada non c’era quasi nessuno, per cui la invademmo con ombrelloni, tavoli e sedie e l’immancabile piccolo barbecue per gli arrosticini. Nel giardino di mio fratello piantai gli odori e qualche ortaggio. Il vicino mi riempiva dei suoi prodotti.
Ho descritto la mia piccola casa anche nel libro "trentotto secondi" e un giornalista scrisse su di me questo bell'articolo.
Le case, anche se sono solo rifugi temporanei, si riempiono presto della tua vita: svuotando il camper, ho ritrovato cose, abiti, piccoli ricordi. Ed ora lo lascio andare: per fortuna lo prende un mio amico.
Non credo che mi mancherà, ma lo ricorderò per sempre: mi ha tenuto stretta alla mia famiglia e alla mia città. E’ stato molto importante quel piccolo rifugio!
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