lunedì 10 novembre 2014

Anche se vi credete assolti







Il fatto non sussiste. Capimmo fischio per fiasco e rimanemmo in casa.

Il fatto non sussiste. Capimmo che l’energia sotterranea si stava scaricando con quelle scosse continue!

Il fatto non sussiste. E forse andò proprio così. Non ci fu neanche il terremoto. 

Andammo al letto e l’indomani al lavoro, tranne i ragazzi, perché il Sindaco chiuse le scuole. 

Il fatto non sussiste. Il terremoto arrivò, nel mezzo della mattinata e morirono più di ventimila persone.

Il fatto non sussiste. Vennero ugualmente tutti assolti, perché il terremoto non si può prevedere.

Forse dovevamo morire tutti per far sussistere il fatto.
Ecco: siamo morti, oggi. Perché ad una scossa così, muore la giustizia, muoiono le responsabilità, muore la fiducia, muore persino il dolore.
Potete state tranquilli, non era prevedibile ma è accaduto. 

Se vi siete detti non sta succedendo niente …. provate pure a credevi assolti. Ma noi siamo crepati: sotto le macerie di un paese per pochi. Eravamo di troppo.

1 commento:

  1. a volte viene da pensare: Terra, ma non è il caso che tu ti liberi di tutti noi?
    Commento al mio commento: allegro ma non troppo.
    Uno scombiccherato di nome Luca

    RispondiElimina