Premessa: a me le rotatorie stradali non piacciono.
In tutta Europa ci hanno ricoperto di rotatorie. Dove è
andata bene, queste adempiono alle funzioni per le quali sono state costruite,
dove è andata benissimo, sono anche molto belle. Io le considero altamente
impattanti quindi, se non sono funzionali e addirittura bruttissime, sono una
vera e propria iattura.
Ho visto rotatorie enormi che poi finiscono in strade che
sono budelli, poi ne ho viste di piccolissime, quasi accennate, ne ho viste
tante in successione e sempre file di automobili: o dentro o fuori queste
rotatorie. Che poi sono brutte, incolte, mucchi di erbacce, qualcuna con manufatti
“artistici” variamente illuminate, cresciute così, quasi senza senso, e costate
chissà quanto. A L’Aquila.
Ora si annunciano tre nuove rotatorie, e neanche fuori
città, ma posizionate tra Viale Corrado IV e Santanza: ci sono già i soldi.
Tremilioniottecentomila Euro pronti in cassa! E come sempre uno si chiede: ma
esiste qualcuno da qualche parte che abbia una vaga idea di cosa sia un piano
di mobilità accurato per una città ormai trasformata e quanto mai difficile?
Esiste? Io non lo so, ma dato che vedo interventi di tipo “micro” che sembrano
non corrispondere ad alcuna visione d’insieme, mi sento lievemente preoccupata.
1.
Queste ulteriori tre rotatorie “altamente
impattanti” servono a risolvere quali e quanti problemi di viabilità?
2.
E’ stato previsto, eventualmente, un progetto
architettonico che possa definirsi tale?
3.
Da ciò che ho capito una di queste rotatorie passerà,
come già altre, proprio sopra le rotaie della famosissima metro di superficie:
che si fa? La si continua a ricoprire così la dimentichiamo una volta per
tutte? E le multe che dovevamo pagare? E tutto quel ferro sotterrato? E i pali
e le panchine?
Con questi interrogativi ora vado a farmi un giro per
Granada (Spagna) dove le rotatorie sorgono su viali a doppia corsia,
assolutamente nessuna nella vecchia città, e poi sono tutte bellissime! Una con
la lavanda, una con gli ulivi, una con installazioni artistiche, altre veri e
propri giardini!
A presto L’Aquila!
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