mercoledì 5 ottobre 2011

Panta rei

Mulino di Fontecchio (AQ) sul fiume Aterno


E’ il 5 ottobre, anno 2011. 912 giorni e, stanotte, 30 mesi dalla terribile notte, quella notte.
Il tempo passa inesorabile.
Giorni fa, in radio, ascoltavo alcuni commenti sulla situazione politica italiana e qualcuno diceva  che il premier non è più lo stesso, quello di tre anni fa, il pifferaio magico, quello del G8 a L’Aquila .
Amanda ha trascorso tre anni in cella ed ora è libera.
Il mandato del nostro Sindaco è in scadenza.
Stamattina ho avuto lezione in un’aula  super informatizzata, ma non ricordavo come accedere a quelle risorse,  perché non entravo lì da ben 4 anni.
I bambini in fasce del progetto C.A.S.E. dove abito, ora camminano e parlano, i sedicenni di allora sono patentati, i laureandi si sono laureati, i fidanzati sposati, alcuni sono arrivati alla pensione …… i miei cinquantadue anni sono ormai quasi cinquantacinque (52+3).
Il tempo passa inesorabile anche qui, dove tutto è fermo.
Così le demolizioni in corso  sono, paradossalmente, un segno di movimento, verso dove non si sa. E il rumore incessante di martelli e betoniere qui a Coppito è piacevole, anche se non so esattamente se siano solo lavori di ricostruzione o anche di nuovi immobili.

Svegliarsi la mattina alle 3,32 di ogni santissimo 6 del mese e stare male: nulla più sarà come prima.
πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός. Tutto scorre, come un fiume. 

Ma non è così: tutto scorre al di fuori. Qui rimane il dolore per chi non c’è più: 309 persone ed una magnifica città.

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