Dunque oggi è il mio compleanno. 56 anni. Non più 52+4,
perché ci hanno detto di staccarci un po’ da questo terremoto, noi aquilani.
Che poi a pensarci bene gli anni si possono contare in un
sacco di modi: per esempio come Avezzanese ho 18 anni (ho vissuto lì fino a
quell’età), ma come aquilana ben 38. Oddio 38!
Trentotto, come i “Trentotto secondi” del mio libro sul
terremoto dell’Aquila! Non ci avevo fatto caso a questa coincidenza, mi è
venuta così, mentre scrivo. Ed ho trentotto anni pure come patentata (e non
fate battute orribili!). Trentotto anni anche come maggiorenne; ma quante
coincidenze!
Poi come “figlia di papà” la mia vita ha avuto soli 29 anni,
purtroppo, e sono “13 years old” come orfana, che tristezza.
Sono giovane come mamma e, conseguentemente, come befana: 26
anni e mezzo. E ancor di più come “bis-mamma”: 24 anni e mezzo. Sono zia da 27
anni. Come nonna devo ancora nascere.
Invece, sono sorella da una vita di un fratello, ho 53 anni
come sorella di una sorella, e, per farla breve, ho 48 anni come sorella di ben
due fratelli e due sorelle. WOW.
E continuo: ho 34 anni come biologa e 30 come dipendente
dell’Università. Pallavolista sono stata per dieci anni, montanara per ben 22,
a spezzoni!
Un sacco di vite che si intrecciano.
Penso anche, ad esempio,
che sono almeno 26 anni (e mezzo) che mando una lavatrice ed una
lavastoviglie al giorno (più o meno) e, conseguentemente, che stendo i panni e
carico e scarico gli elettrodomestici. E anche che accoppio calzini e butto i
“poveri orfanelli”. Ma ci pensate che, facendo i conti, solo per la
lavastoviglie in 26 anni ho usato la bellezza di 130.000 (circa) litri di
acqua? Quindi potrei anche calcolare l’età in litri di acqua. Ma non andiamo
fuori tema, per favore. Perché poi, non so più da quanti anni, rifaccio i letti
e, soprattutto, faccio la spesa. E cucino. E mi piace.
Ecco, per guardare avanti e staccarci dal terremoto potremmo
calcolare da quanti anni facciamo cose che ci piacciono. E non sono poche: il mio lavoro mi
piace, di amici ne ho pochi ma buoni, amo leggere e lo faccio da un sacco di
tempo, non ho mai smesso di studiare che è la mia attività preferita, e scrivo,
non in modo continuativo, ma mi piace “una
cifra”. Sono felicissima di avere figli, due, che si vogliono un sacco di bene.
Ho anche viaggiato abbastanza con tutti i mezzi possibili, bicicletta compresa.
Ho appena calcolato che ho la bellezza di 20454 giorni, di
cui, in fondo, solo 1405 da terremotata.
E mannaggia ci sono cascata ancora con la storia del terremoto!
Ma solo per dire che in questi 1405 giorni tristi e, soprattutto, pesanti
qualcosa di positivo è successo. Ho conosciuto o rifrequentato persone davvero
interessanti. Con tanti ho condiviso il disagio che mi è apparso, così, meno
gravoso. Ancora più straordinario è che abbiamo percorso assieme un pezzo di
vita, così significativo che, di ciascuna di queste persone, ho un segno
indelebile. Insomma ho solo 4 anni circa come terremotata e questi nuovi amici
sono i più rilevanti dei miei 56 anni. Ripasso a memoria tutti i momenti con
loro e non ce n’è uno che non mi sembri importante. Anche solo buttare a terra
le transenne e per questo essere rinviati a giudizio. E’ qualche giorno,
infatti, che devo contare anche quest’altro tipo di vita.
Insomma sono giovane solo come terremotata, il che non è
propriamente una buona notizia.
C’è la neve quest’anno per il mio compleanno, proprio come
lo scorso anno. Perché qui l’inverno è inverno e la neve, come sempre, copre e
lascia sperare.
Mia cara città, sono 38 anni che mi regali le stagioni e
quel muro bianco d’inverno che ti fa da cornice. Sarà impossibile per me
festeggiare compleanni senza quel profilo bianco e senza te.
P.S. Lo scorso anno su questo blog (a proposito come blogger
ho quasi 3 anni; questo il mio primo post)
ricordavo il mio papà con una foto cui sono
molto legata
. Quest’anno ricordo la mia mamma. Maria.
quante età si possono avere e vivere, non ci avevo mai pensato!! Comunque auguri Giusi! Anche per la vostra Terra!
RispondiEliminaGrazie Cirano, hai visto quante età e vite abbiamo?
EliminaBello il tuo blog, non ci venivo da un bel pò di tempo perchè mi faceva star male. Continua a scrivere e coraggio.....
RispondiEliminaC'è una bellissima frase di Mark Twain che ho trovato in un blog di un ragazzo svedese che fa cose da matti in montagna ed è la seguente:
the fear of death follows from the fear of life. a man who lives fully is prepared to die at anytime.
Ciao e stai in gamba, se puoi.
Un indovino ti disse
Grazie Anonimo. Effettivamente scrivere mi dà coraggio e anche essere letta. Stai in gamba anche tu!
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