tag:blogger.com,1999:blog-2760949359127996539.post2462786241520387079..comments2023-05-31T14:24:18.994+02:00Comments on Trentotto secondi: A volte capitaUnknownnoreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-2760949359127996539.post-49648251595460316672010-06-03T17:12:52.954+02:002010-06-03T17:12:52.954+02:00Orbene, capita anche di essere indagati per "...Orbene, capita anche di essere indagati per "omicidio colposo". Oggi. Finalmente.<br />Se fosse stata fatta anche una denuncia di disastro ambientale, per quanto fatto dopo con il piano c.a.s.e., forse altre preoccupazioni incomberebbero.<br />Cmq di quel che qui stemo a parlà, si può continuare?Luciano B. L.http://sites.google.com/site/lucianobellilaura/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2760949359127996539.post-13607379825427541802010-06-03T14:13:12.125+02:002010-06-03T14:13:12.125+02:00Perfettamente d'accordo Luciano. Ecco perchè m...Perfettamente d'accordo Luciano. Ecco perchè mi stupisce che il Sindaco dica che il progetto Piazza D'Armi era da tempo in cantiere! Io ho provato a dirgli che c'è stato il terremoto e che il riassetto della città deve ancora essere fatto. E allora lui mi ha parlato del Piano Strategico L'Aquila 2020, contenitore vuoto e ha pure detto che l'Università dovrebbe partecipare. Ma jamo, di che stemo a parlàgiusihttps://www.blogger.com/profile/11994614504784696406noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2760949359127996539.post-25897749399403923442010-06-03T09:47:33.839+02:002010-06-03T09:47:33.839+02:00Forse non é solo demenziale. La mancanza di traspa...Forse non é solo demenziale. La mancanza di trasparenza denunciata potrebbe nascondere chissà quali disegni. Quelli della sedicente protezione civile sono diventati evidenti, ma quelli dei "nuovi" commissari sembrano ancora occulti. Cerchiamo di capirne le ragioni.<br /><br />Solo ed esclusivamente nell'ultima fase della pianificazione urbana ha senso tutelare la formazione di uno strumento urbanistico da "pressioni" ed ingerenze di chiunque non operi nel pubblico interesse. Precedentemente, la partecipazione dovrebbe essere esaltata in tutti i modi. Già dal 1977, Giovanni Astengo nella Legge Regionale del Piemonte ha indicato tre fasi di formazione del Piano Regolatore. La prima è quella della formazione della "Delibera programmatica". Con la quale si volle sostanzialmente suscitare nella realtà locale (politica, sociale, imprenditoriale, culturale) una discussione approfondita ed estesa, dalla quale, attraverso il metodo democratico, far emergere le scelte più importanti da porre alla base della formazione del piano regolatore. Ogni Amministrazione accorta dovrebbe redigerla sulla scorta di precise analisi dello stato di fatto e ponderando tutte le alternative di sviluppo e di tutela. Poi, inviata a tutte le associazioni di categoria, culturali, ambientali, politiche. Nell'arco di un tempo ragionevole, queste formulano - nel pubblico interesse - osservazioni che saranno considerate nella fare successiva di redazione del "progetto preliminare" di piano.<br />Orbene, a L'Aquila non si conosce neppure il contenuto del piano regolatore vigente (quando in molti comuni, planimetrie e norme tecniche di attuazione sono facilmente consultabili in rete). Neppure, si sa se mai qualcuno ha deciso di predisporre una sua variante di adeguamento che, dopo la catastrofe, appare ineludibile. Quindi, questo silenzio diventa semplicemente indegno ed intollerabile. Dopo così tanto tempo, ogni sospetto è lecito. <br /><br />Anche verso le Eminenze che acquistano terreni per fare opere oratoriali. Su ispirazione dello Spirito Santo o di qualche "folletto" laido e criminale? Solo all'atto della pubblicazione del "piano definitivo" si saprà se su un terreno anziché coltivare le barbabietole si potranno "seminare" case o chiese. Ora, occorre conoscere le linee strategiche dello sviluppo sociale, culturale, produttivo (ed speriamo NON solo residenziale) del territorio, nonché la sua tutela ambientale e tradizionale (centri storici, nuclei di antica formazione, aree protette, ecc.). Se un vescovo acquista dei terreni, in questo momento, gatta ci cova. Potrebbero restare adatti a coltivarci la canapa (non già "indiana"), non la religione (che giammai dovrebbe essere l'oppio dei popoli). Oppure, potrebbero essere valorizzati proprio dallo strumento urbanistico che deve restare imperscrutabile solo per le persone di scarsa fede. <br /><br />Con tanto rispetto e molte scuse, Luciano.Luciano B. L.http://sites.google.com/site/lucianobellilaura/noreply@blogger.com